In una cornice spettacolare, a due passi da Caporetto e dal confine con la Slovenia, la Compagnia Arearea riparte, sabato 25, alle 15, per un nuovo tour in bicicletta.
Un’anima d’acciaio (il telaio), curve eleganti (sistema di sterzo), movimenti concatenati dati dagli organi di trasmissione e una verità laterale: le ruote.
Per danzare, la Grande Guerra Arearea ha bisogno di una bicicletta.
‘Ruedis, ruote di confine’ è uno spettacolo itinerante articolato in quattro scene collocate in diversi spazi della città: 1913 secondo Duchamp, Trincea, Muto, Orizzonti.
Su telai dei primi del Novecento e incalzati da musiche dal vivo d’ispirazione futurista, Arearea porta all’estremo l’elogio del dinamismo che ha spinto il mondo intero dritto alla guerra. Esaltazione, patriottismo e gloria hanno travolto milioni di essere umani. I sei danzatori Arearea ricercano, in quel frastuono, l’affermazione della vita, la bellezza dell’incontro con l’altro, la pace.
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