Lunedì 12 febbraio ricorre l’anniversario della nascita di Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione. Il circolo di Pordenone dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti organizza per l’occasione una serie di tre incontri di approfondimento sul suo lavoro e l’attualità delle sue ricerche. Il primo appuntamento è per la sera di lunedì 12, con una presentazione di documenti su Darwin e la sua attività scientifica curata dalla professoressa Claudia De Candido.
Mercoledì 14 è prevista la videoproiezione di una conferenza intitolata ‘I nemici di Darwin’ tenuta lo scorso anno a Padova dal professor Telmo Pievani. L’ultima serata, venerdì 16, vedrà, invece, ospiti due esperti dello Studio Associato Eupolis: Arianna Springolo presenterà uno studio sulla crescita degli insetti, esempio pratico di ricerca evoluzionistica, mentre Paolo Antoniazzi, naturalista e divulgatore scientifico, racconterà come parlare di evoluzione possa costituire una sfida quotidiana a casa, a scuola e nel web. Tutti gli incontri si terranno presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone, in via Montello 22, con inizio alle 20.30.
L’Uaar organizza a livello nazionale il ‘Darwin Day’ dal 2003 e anche quest’anno sono previste molte iniziative in diverse città italiane. Ma il Darwin Day non è solo un appuntamento italiano. I primi sono stati organizzati negli Stati Uniti, a metà degli anni ‘90, quando le associazioni di creazionisti riuscirono a cancellare l’evoluzionismo dai programmi scolastici di un paio di Stati: da allora, il 12 febbraio è diventato un evento di dimensioni quasi planetarie. Oggi, in Italia, l’esigenza di proteggere la scienza dagli attacchi ideologici e oscurantisti non è meno urgente.
“La teoria dell’evoluzione è un fatto messo ancora in discussione in diversi ambienti – ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo Uaar di Pordenone – soprattutto dalle comunità di fede che ne temono le implicazioni sui testi sacri e sulle loro dottrine teiste. E laddove l’influenza della religione sulle istituzioni è forte, come nel mondo arabo, nel Sud degli Stati Uniti, ma anche in alcuni Paesi europei, i risultati (purtroppo) si vedono: il creazionismo è più che mai in auge”.
“L’Italia è un Paese dove la Chiesa cattolica ha una forte presa sul mondo politico (ma una presa sempre più debole sulla società civile), per cui anche il rischio di una delegittimazione dell’evoluzionismo è sempre vivo. Ci provò anni fa la ministra Moratti, e non è detto che non possa ripetersi. I Darwin Day cadono nel mezzo della campagna elettorale, e l’Uaar vuole giovarsi di questa coincidenza per mandare un messaggio a tutti i partiti: sostenete la scienza, sostenete la ricerca”, conclude Tissino.