Comincerà il 29 novembre e durerà fino al 19 dicembre l’ormai tradizionale raccolta fondi ideata e promossa da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia Romagna e la Lombardia, che permetterà quest’anno di raccogliere fondi da destinare all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste, per realizzare una nuova e più confortevole sala d’attesa per i piccoli pazienti e i loro famigliari.
In tutti i punti vendita del Friuli Venezia Giulia a marchio Despar, Eurospar e Interspar, affiliati o in gestione diretta, sarà possibile per i clienti scegliere di arrotondare lo scontrino della propria spesa, donando così direttamente in cassa l’importo desiderato.
Con il totale devoluto e raccolto attraverso l’iniziativa “Un Natale da donare alla comunità” sarà possibile migliorare l’accoglienza dell’atrio e della sala d’attesa del nosocomio triestino, inserendo diversi giochi e comfort per i bambini in attesa delle visite e per i loro cari.
“Possiamo essere soddisfatti di come nella nostra regione – è il commento di Riccardo Riccardi Vice Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia – si sappiano sempre più ricercare e finalizzare progetti di collaborazione fra il privato e il pubblico, che ci consentono di attuare iniziative di grande ritorno sociale. Noi continuiamo a incentivare queste partnership, convinti che il settore privato possa sempre più essere una leva sensibile ed efficace per le necessità del territorio e della popolazione”.
“In tutte le regioni dove siamo presenti – commenta Fabrizio Cicero Santalena, Direttore Regionale Despar per il Friuli Venezia Giulia – adottiamo da molti anni questo progetto di charity che, grazie alla sensibilità dei nostri clienti, ci permette ogni anno di raccogliere fondi da destinare al mondo della salute, del sociale e del volontariato. In Friuli Venezia Giulia siamo giunti al decimo anno di collaborazione con l’associazionismo e il sistema ospedaliero locale, partendo proprio nel 2011 con la prima donazione al Burlo Garofolo, concorrendo allora alle spese da sostenere per l’assunzione di un anestesista. Continuiamo oggi, e se possibile rafforziamo ancora, il nostro impegno come attori sociali di questo territorio per poter favorire al meglio i progetti e gli interventi che garantiscono particolare attenzione alle fasce più deboli e alle persone in difficoltà”.
“Siamo grati a Despar – è il commento del Direttore Generale dell’Irccs Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, Stefano Dorbolò – che rimane una certezza per il Burlo Garofolo in termini di presenza e vicinanza. Queste partnership con il mondo dell’impresa privata ci permettono di gestire al meglio alcuni progetti per noi importanti e con ricaduta diretta sulla popolazione, anche quella più piccola e quindi più bisognosa di attenzione e investimenti mirati”.
“In questi primi 10 anni di progetti sociali – conferma Tiziana Pituelli Responsabile Marketing e Ufficio Stampa Despar per il Friuli Venezia Giulia – abbiamo collaborato al raggiungimento di molti programmi di diversi centri ospedalieri d’eccellenza della nostra regione. Oltre al Burlo Garofolo, hanno beneficiato delle donazioni nostre e dei nostri clienti l’ospedale di Tolmezzo, quello di Pordenone e recentemente l’ospedale civile di Udine. Siamo così riusciti a comperare diversi strumenti utili alla diagnosi precoce delle malattie dell’infanzia, a realizzare progetti di telemedicina e teleassistenza pediatrica, ad aiutare fattivamente le donne che hanno subito violenza e i loro bambini. E continueremo, implementando il più possibile lo sforzo e l’attenzione al territorio, senza tralasciare anche altre iniziative di sostegno alle persone più bisognose, alle donne e al mondo dell’istruzione”.
“Un Natale da donare alla comunità” è un’iniziativa sociale attiva in tutte le regioni in cui Despar è presente: oltre a Burlo Garofolo in Friuli Venezia Giulia, sono stati scelti come destinatari dei fondi raccolti l’associazione Fenice di Portogruaro in Veneto, l’associazione San Vincenzo in Trentino, la Vinzenzgemeinschaft in Alto Adige e l’associazione di volontariato Andromeda in Emilia Romagna.