A Ronchi dei Legionari il tessuto commerciale e artigianale tiene. Anzi, per certi versi cresce, attirando nuove aperture di realtà che si spostano dai centri vicini. “E’ interessante e significativo notare come, seppur con numeri ridotti rispetto ad altri centri, il substrato commerciale – sono le parole dell’assessore, Gianpaolo Martinelli – abbia evidenziato segnali di reazione alle difficoltà, dimostrando una ripresa nei confronti del periodo pandemico”.
“Le mutate necessità dovute alle limitazioni di carattere sanitario, hanno fatto sì che si siano registrate cinque aperture di commercio online, delle quali due relative ad attività commerciali già esistenti”.
Per quanto riguarda il settore alimentare, il 2022 visto il fiorire di ben quattro realtà artigianali (pizzerie al taglio/rosticcerie), una tipologia di attività che, grazie ai servizi da asporto e a domicilio, ha aumentato il proprio mercato. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali di vicinato vanno sottolineate quattro cessazioni nella prima parte del 2022 (frutto, quindi, di decisioni o difficoltà precedenti), ma anche due nuove aperture.
Gli esercizi di vendita all’ingrosso sono sostanzialmente immutati, con due chiusure compensate da due aperture. Le grandi strutture sono rimaste inalterate, con l’importante subentro del gruppo Conad (nella fattispecie Ruembel srl) nel complesso commerciale di via Micca precedentemente gestito da Bennet.
“Il mantenimento del centro – aggiunge Martinelli – era di fondamentale importanza sia per il mantenimento dei servizi commerciali ormai di riferimento per il territorio, sia per il mantenimento dei posti di lavoro a essi legati”.
I pubblici esercizi sono rimasti sostanzialmente inalterati come numero, contando nello specifico una chiusura (Il Dolce Freddo di via Roma), ma anche un’apertura (pizzeria Gallo di piazza Santo Stefano), oltre a due subingressi (Bar Amarandei e Nuovo bar Sport). Importante, anche qui, la tenuta del settore, messo particolarmente alla prova nel periodo pandemico.
Le attività artigianali del settore alimentare hanno registrato una crescita significativa, soprattutto se confrontata con gli anni precedenti in cui nel settore considerato non c’erano state grosse variazioni: le quattro nuove aperture sono sicuramente un segnale positivo nella predisposizione al consumo da parte della cittadinanza.
Le attività di servizi alla persona (acconciatori/estetisti) vivono un trend anch’esso positivo, probabile riflesso della necessità di un ritorno alla normalità dopo un lungo periodo in cui l’utente medio ha dovuto far fronte a limitazioni di carattere sanitario.