Accanto al ritorno degli orsi, negli ultimi anni si è verificata anche una forte crescita della popolazione di lupi, prima sulla dorsale appenninica e poi sulle Alpi. La presenza e la riproduzione della specie è ampiamente consolidata in Veneto e nel 2013, dopo quasi un secolo di assenza, l’animale è ricomparso anche sul nostro territorio regionale.
Per la sua collocazione geografica, il Friuli-Venezia Giulia è interessato dal passaggio di esemplari in dispersione provenienti sia da est (dalle popolazioni balcaniche), sia da ovest (dalla popolazione alpina), a sua volta derivante dall’espansione della popolazione appenninica.
Negli ultimi anni è stata documentata la probabile presenza di una coppia di lupi proprio nella nostra regione. Il lupo è una specie protetta di interesse comunitario ed è indicatrice di un sistema ecologico intatto.
La ricolonizzazione della montagna friulana da parte di quest’animale è quindi una buona notizia dal punto di vista ambientale, ma suscita qualche preoccupazione soprattutto tra gli allevatori.
“C’è più paura e resistenza negli allevatori e nelle persone comuni nei confronti del lupo che dell’orso – sottolinea Stefano Filacorda dell’Università friulana -. Certo, la convivenza non sarà facile e andrà mediata proprio per non incorrere in problemi più seri”.
Anche nel caso del lupo, i possibili danni ai greggi e agli animali da cortile saranno indennizzati dalla Regione che concede anche contributi per le opere di prevenzione.