Oggi, la società Fur Veicolo 2 Srl ha consegnato all’ente regionale Ardis il nuovo studentato universitario denominato Casa Burghart, che sorge davanti alla stazione di Udine, in viale Europa Unita 111.
“Le residenze universitarie inaugurate oggi in Borgo stazione a Udine testimoniano l’attenzione della Regione verso gli studenti meritevoli e bisognosi. Per questa Amministrazione è importante garantire il diritto allo studio tramite l’utilizzo di fondi regionali e nazionali. La nuova Casa dello studente, che ospiterà non solo gli universitari ma anche gli allievi dell’Istituto tecnico superiore Malignani, è solo uno dei progetti rivolti all’Università di Udine, stanti le difficoltà sorte per l’adeguamento sismico del complesso di viale Ungheria e il relativo aumento dei costi fino a 42 milioni di euro. Alla luce di ciò, l’attivazione di collaborazioni anche tra pubblico e privato può rispondere contemporaneamente alla necessità di nuovi alloggi per gli studenti e a mantenere alta la qualità del sistema universitario”.
Così oggi l’assessore all’Università Alessia Rosolen alla conferenza stampa di presentazione della nuova residenza universitaria. L’edificio, di proprietà della società Fur Veicolo 2, è stato concesso in affitto per dieci anni all’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis), che a sua volta ha ricevuto dal Pnrr un contributo di 3,72 milioni di euro a parziale copertura del canone annuo e dei costi dei servizi di gestione. “Sono convinta – ha aggiunto Rosolen – che il nuovo studentato riuscirà a dare respiro a un’area che necessita di riqualificazione, sicurezza e presenza della comunità. Auspico inoltre che possa contribuire ad accrescere l’attrattività del sistema universitario della città e degli Its”.
Rosolen ha colto inoltre l’occasione per riepilogare i numeri che pongono il Friuli Venezia Giulia in una posizione virtuosa a livello nazionale in campo universitario. “Dal 2018 a oggi – ha rilevato l’esponente della Giunta – abbiamo portato da 4.900 a oltre 5.500 il numero di studenti aventi diritto alle borse di studio e siamo una delle pochissime regioni che anche nell’anno accademico 2022/2023 coprirà il 100 percento dei beneficiari. In controtendenza rispetto al resto d’Italia è anche il dato sulle immatricolazioni, che quest’anno è aumentato dell’8 percento”.
A metà dell’Ottocento Borgo Stazione era un quartiere con un’anima commerciale, composto da attività che sorgevano intorno alla nascitura stazione ferroviaria. In questo contesto si inserì la famiglia Burghart, di origine ungherese, che scelse strategicamente il lotto antistante la stazione per sviluppare l’attività di import ed export.
Nacque così Casa Burghart. Al piano terra il magazzino, al primo piano la residenza della famiglia, mentre nel cortile le stalle per i cavalli ungheresi da tiro, famosi per la loro forza e resistenza.
Un documento storico del 1882, conservato nell’Archivio di Stato, conferma l’esistenza di Casa Burghart come uno dei primi edifici costruiti dirimpetto la stazione. Nel dopoguerra, i cavalli vennero sostituiti dai veicoli a motore, per effettuare più agilmente operazioni di carico e scarico merci. Casa Burghart proseguì l’attività di spedizioni, tra varie vicissitudini, fino a circa trent’anni fa.
Nel 2005, la necessità di riconvertire il quartiere e dare nuovo lustro all’edificio portò alla ristrutturazione e all’ampliamento dello stesso a opera dello Studio di Architettura Avon. L’intervento consistette nella sopraelevazione a confine di tre piani dell’esistente, da destinarsi a uso residenziale.
Il progetto prevedeva il mantenimento degli elementi più significativi del linguaggio eclettico, coniugandoli con elementi dell’abitare contemporaneo. Vennero ricavati 45 appartamenti, purtroppo mai abitati, a causa del fallimento della società proprietaria dell’immobile.
Casa Burghart cadde nuovamente in uno stato di abbandono, finché nel 2021 la società Fur Veicolo 2 srl, controllata dalle holding degli imprenditori Alessandro Pedone e Gabriele Ritossa, ne ha acquisito la proprietà. In questi ultimi mesi l’immobile è stato oggetto di riconversione per destinarlo a un innovativo gruppo di appartamenti, soddisfacendo la crescente domanda di posti letto per l’Università di Udine.
Il complesso di Casa Burghart copre un’area di 7.700 metri quadrati. Casa Burghart è un terra-cielo composto da cinque piani fuoriterra e un piano interrato; è suddiviso in tre scale indipendenti servite da ascensore. L’edificio prevede la disponibilità 45 appartamenti completamente arredati. Ogni appartamento, che può ospitare fino a tre studenti, è composto da una o due camere da letto, servizio igienico indipendente, zona giorno con posti studio, tavolo da pranzo e cucina attrezzata, climatizzazione invernale ed estiva, sistemi di controllo domotici, connessione Wi-Fi ed eventuale cantina e posto auto.
Sono, inoltre, presenti una sala studio, dotata di 44 postazioni, una sala relax, una palestra attrezzata, un ufficio portierato, una lavanderia self-service, tre parcheggi coperti per biciclette e mezzi di mobilità urbana per disabili con punti di ricarica per mezzi elettrici, tre depositi per biancheria, tre spazi per la raccolta differenziata dei rifiuti, 32 cantine, 15 autorimesse con punti di ricarica per i mezzi elettrici, 22 posti auto scoperti destinati a parcheggi per auto e moto, un giardino alberato completo di arredi urbani.
Gli addetti dell’ufficio portierato, oltre a garantire l’assistenza agli studenti e la conservazione funzionale dell’edificio, si occupano della vigilanza passiva, anche attraverso l’utilizzo del sistema di videosorveglianza h24, al fine di garantire e tutelare la sicurezza degli studenti all’interno e all’esterno della struttura. Inoltre, sono presenti sistemi domotici necessari a monitorare gli accessi allo stabile.
Il desiderio della proprietà è di donare alla città un rinnovato edificio totalmente dedicato agli studenti, promuovendo la riqualificazione del quartiere e favorendo la tendenza volta al recupero degli spazi di interesse collettivo che sempre di più prende piede nelle città di respiro internazionale. “L’auspicio è che Borgo Stazione ritrovi il prestigio cui godeva un tempo, con storiche attività commerciali radicate nel tessuto urbano, e si ravvivi di esercizi nuovi che rendano il quartiere un luogo piacevole, vivace e sicuro”.
“Come udinesi e come imprenditori – chiosano da Fur Veicolo 2 srl – crediamo che questo quartiere, pur con tutte le sue difficoltà, abbia enormi potenzialità, in analogia a quanto avviene già in altre città del Nordest, per non parlare poi del resto d’Europa. Abbiamo scelto la strada dello studentato in luogo della comoda via della speculazione immobiliare compro-vendo fine a sé stessa, per cercare, a nostro modo e comunque nell’alveo dell’attività d’impresa, di dare un contributo alla collettività cittadina”.