Volontà di innovare, spirito imprenditoriale e creatività, queste le caratteristiche comuni ai progetti vincitori di Contamination Cup, la competizione tra idee d’impresa e startup a contenuto innovativo, espresse sotto forma di business plan, nata per promuovere l’imprenditoria giovane, diffondere l’innovazione e favorire lo sviluppo economico promossa dall’Università degli Studi di Trieste e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Venezia Giulia con il supporto della Fondazione CRTrieste, premiate questa sera a Trieste durante la finale dell’iniziativa.
L’evento, condotto da Mario Mirasola, regista e conduttore radiofonico RAI del Friuli Venezia Giulia, ha visto una tavola rotonda intitolata “La sfida dell’Entrepreneurial University. Tra consolidamento dell’operatività e la necessità di adeguare il modello ai cambiamenti della società” cui sono intervenuti l’Assessore Assessore alle attività produttive e turismo della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini e Matteo Del Sole, OpenLab Director CORVALLIS HOLDING S.P.A.
Ha seguito la presentazione dei progetti finalisti con neolaureati, imprenditori, professionisti, giovani, ricercatori e docenti accademici spinti dalla volontà di tramutare la propria idea originale in realtà imprenditoriale.
Quattro le sezioni in cui era suddiviso il contest – Industrial (prodotti e/o servizi innovativi per la produzione industriale innovativi dal punto di vista della tecnologia o del mercato); Life Sciences (prodotti e/o servizi innovativi per migliorare la salute delle persone); Agrifood – Cleantech (prodotti e/o servizi innovativi orientati al miglioramento della sostenibilità ambientale, tramite il miglioramento della produzione agricola, la salvaguardia dell’ambiente, la gestione dell’energia) e ICT (prodotti e/o servizi innovativi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media: e-commerce, social media, mobile, gaming, ecc.
Per la sezione Industrial è stato premiato il progetto Courier Bus proposto da Michele Scozzai, Martina Fabris e Alex Skerlavaj. Per la sezione Life Sciences è stato premiato il progetto bio IMeD proposto da Simone Pennini, Sara Renata Francesca Marceglia, Agostino Patrizio Accardo, Sara Guerrieri e Pierpaolo Pupa. Per la sezione ICT è stato premiato il progetto Project Horizon proposto da Gabriele Naccarato.
Menzione speciale per il progetto Eat N Meet (sezione Agrifood – Cleantech ) proposto da Federico Lonza, Giulia Confortin, Giovanni Loser e Arcangelo Trani.
I tre vincitori – Courier Bus, bio IMeD e Project Horizon – rappresenteranno il Friuli Venezia Giulia alla finale del PNICube – Premio Nazionale per l’Innovazione, in programma a Catania il 28 e 29 novembre. A Catania i vincitori di Contamination Cup potranno presentare i propri progetti ad una platea qualificata di investitori e di innovatori, provenienti da tutt’Italia, confrontarsi con gli altri gruppi e vincere uno dei premi in denaro in palio (montepremi complessivo 100.000,00 €). Per partecipare alla finale del PNI i vincitori di Contamination Cup hanno ottenuto il pagamento della fee di partecipazione, pari a € 1.000,00 a progetto, e un contributo per le spese di trasferta dell’ammontare massimo di 1.000,00 € per singolo / gruppo proponente.
Dettaglio dei progetti vincitori
Premio per la Sezione Industrial: progetto Courier Bus. Il progetto CourierBus consiste nello sviluppo e nella commercializzazione di una piattaforma digitale per organizzare e pianificare un sistema di trasporto di plichi e piccole merci a bordo degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extra-urbano. Riposte in appositi locker, accessibili con card personali dotate di QR code dagli utenti iscritti al servizio CourierBus, le merci vengono recapitate a destinazione sfruttando i percorsi delle normali linee del servizio di trasporto pubblico e ritirate dal destinatario della merce direttamente a bordo degli autobus entro due giorni al massimo.
Premio per la Sezione Lifesciences: progetto bio IMeD. Bio IMeD consiste nello sviluppo e nella commercializzazione di un innovativo dispositivo automatizzato per biopsia liquida al fine di supportare la diagnosi e il monitoraggio di malattie tumorali. Esso nasce dalla combinazione tra microfluidica, nanocomponenti ed intelligenza artificiale. Tre le tipologie di prodotto: un tool da microscopio accoppiato al suo opportuno software; un dispositivo stand alone pensato per essere utilizzato anche in casi di laboratori sprovvisti di microscopio; infine, l’applicazione dello strumento software ad altri dispositivi per supportare la diagnosi di patologie del sistema nervoso centrale, dell’apparato respiratorio e del fegato.
Premio per la Sezione ICT: Project Horizon. Il progetto Horizon consiste in un’innovativa piattaforma digitale in cui gli studenti e le imprese si possono incontrare. Si tratta di uno “spazio digitale” il cui obiettivo principale è stimolare lo scambio di conoscenze e ispirare l’innovazione attraverso la collaborazione tra la collettività accademica e le imprese: una piattaforma di mercato digitale dinamica e innovativa che riunirà studenti, docenti e aziende in uno spazio condiviso, in cui verranno scambiati i servizi di consulenza forniti dagli studenti universitari e i docenti al mondo del business.
Menzione speciale per la sezione Agrifood & Cleantech: progetto Eatnmeet. Eatnmeet è una piattaforma digitale, disponibile gratuitamente per Android e iOS, che vuole coniugare enograstronomia “fatta in casa” e turismo, permettendo l’incontro, davanti a un piatto tipico, proposto e realizzato da “locals” tra i cittadini di un luogo e i turisti. Grazie alla piattaforma, da un lato l’host può creare uno o più eventi culinari, annunciando la data, il menù e la quota di partecipazione, dall’altro il guest, una volta scelto l’appuntamento, può “candidarsi” a partecipare. L’host, una volta visto il profilo e i feedback del viaggiatore potrà decidere se accettare o meno la sua richiesta.