E’ stata un’estate da dimenticare, quella che sta per finire. Il meteo ha fatto del suo meglio per guastarci le ferie e rovinare gli affari agli operatori turistici e non soltanto, viste le tante manifestazioni estive rinviate o semideserte a causa del costante maltempo.
I dati forniti dagli esperti dell’Osmer (Osservatorio meteorologico regionale dell’Arpa) parlano molto chiaro: un’estate tanto fredda e piovosa non si registrava da molti anni. Che si tratti infatti di temperature, copertura del cielo o precipitazioni, luglio e agosto hanno fatto registrare valori decisamente inferiori alla media. Solo giugno aveva registrato dati più vicini alla norma ed anzi era risultato un po’ più caldo, ma è stata una parentesi dopo un inverno incredibilmente caldo e, se possibile, ancora più piovoso.
“Statisticamente parlando – spiega Andrea Cicogna, climatologo dell’Osmer – nella nostra regione il picco delle piogge si registra in autunno e poi in giugno, ma negli ultimi vent’anni, l’inizio dell’estate è meno piovoso.
Spiagge bagnate
Ad alterare sostanzialmente le statistiche sono state le piogge di luglio e agosto, con picchi che di solito si registrano al massimo ogni vent’anni o, come nel caso delle precipitazioni registrate sulla fascia costiera, addirittura ogni trent’anni (456 millimetri contro i 179 di media dal 1993 al 2012). Anche le temperature registrate sono state anomale: in agosto abbiamo sfiorato quasi i due gradi in meno in media (dati relativi a Udine).
A peggiorare le cose ci hanno pensato le nuvole, mai tanto presenti sul Friuli: i giorni con cielo coperto o molto nuvoloso sono stati sulla costa 17 (12 in media tra il 1994 e il 2013) con ben 5 giorni in meno di cielo sereno. E’ andata anche peggio sulla pianura: 21 giorni di nuvole contro i 13 di media e ben 10 giorni di cielo sereno in meno, sempre rispetto alla media dei dati raccolti negli ultimi 20 anni: basti citare il fatto che a Udine la percentuale di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso registrata in luglio e agosto è stata appena del 20 per cento inferiore alla media.
Non resta che sperare, a questo punto, in un autunno clemente.
Meteorologi sull’orlo di una crisi di nervi
Le polemiche sulle previsioni meteo si sono sprecate con tanto di minaccia di azioni legali. Abbiamo chiesto a Livio Stefanutto, meteorologo dell’Osmer come viene pronosticato l’andamento del tempo: “Usiamo vari modelli che simulano il comportamento dell’atmosfera, messi a disposizione dai centri internazionali, applicando poi le simulazioni al nostro territorio. Quest’anno, i continui impulsi atlantici e la conseguente instabilità hanno reso difficili le previsioni, proprio perché i modelli faticavano ad analizzare la situazione e fornivano dati discordanti”.
Il problema è anche legato a come si leggono le previsioni: “Per illustrarle usiamo sia le icone che il testo, ma le prime sono una sintesi. Bisognerebbe leggere con attenzione proprio il testo che spiega l’evoluzione, avendo ben presente che viviamo in una regione dove la vicinanza del mare e dei rilievi alpini crea naturalmente ulteriore instabilità”.
Quando anche il meteo dà spettacolo
Non c’è nulla di meglio di un nome evocativo assegnato a una perturbazione per far aumentare il numero di contatti sui siti che si occupano di previsioni meteo. Lo sanno bene alcuni di questi portali il cui giro d’affari, grazie anche alla smodata attenzione che riserviamo alle bizze del tempo, sono letteralmente lievitati. Non siamo neppure usciti da questa strana estate che già ci ammorbano con le previsioni sull’inverno che, affermano, sarà freddissimo.
Eppure, quando si tratta di previsioni, ragionare oltre i quattro giorni è velleitario, e pure fuorviante.
“Le previsioni stagionali – conferma Livio Stefanutto – si fanno a livello di ricerca, ma non hanno alcuna attendibilità e non andrebbe loro assegnata tanta attenzione. Stesso discorso per chi insiste nel fare riferimento ai cambiamenti climatici. Questa è stata un’estate molto particolare, ma rientra comunque nella variabilità statistica e nessuno può affermare, per il momento, che si ripeta il prossimo anno”.