È Ezio Medeot il nuovo presidente dell’Auser Friuli Venezia Giulia. L’associazione, una delle principali realtà attive nel volontariato a livello nazionale e locale, conta nella nostra regione quasi 10mila iscritti e controlla una rete di 39 tra sedi e circoli affiliati, con un migliaio di volontari impegnati nell’accompagnamento e nell’assistenza ad anziani e non autosufficienti, nel supporto ai Comuni, nell’organizzazione di attività sociali, culturali, turistiche e ricreative, nella promozione dell’invecchiamento attivo. Tra i fiori all’occhiello le Università dell’Età libera attive sul territorio regionale, pronte a ripartire a pieno regime con i corsi dedicati non soltanto agli anziani, ma a persone di ogni età desiderose di approfondire le proprie conoscenze, esplorare nuove attività e nuovi hobby.
Il congresso regionale tenutosi oggi a Montereale Valcellina si è concluso con il passaggio del testimone dal presidente uscente Gianfranco Pizzolitto, che ha guidato l’Auser Fvg per otto anni, e il suo successore Ezio Medeot, eletto all’unanimità. Isontino, Medeot ha al suo attivo un lungo curriculum sindacale nelle file della Cgil. Già segretario generale dell’allora Camera del lavoro dell’Alto Friuli e componente della segreteria regionale Cgil, ha guidato anche la Filcams (commercio) e dal 2011 al 2020 il Sindacato pensionati del Friuli Venezia Giulia.
“L’obiettivo – spiega – è di consolidare e possibilmente rafforzare il radicamento dell’Auser in regione, come pilastro di quel welfare sussidiario che sempre più può e deve puntellare l’indispensabile ruolo della sanità pubblica e dei servizi sociali dei comuni e dei distretti nell’assistenza agli anziani. Il mio predecessore mi affida una rete di iscritti, volontari e strutture rimasta vitale nonostante il forte ridimensionamento delle attività imposto dalla pandemia, e che intendiamo rilanciare a pieno regime in questa fase. Fase che, pur restando delicata e irta di incognite sugli scenari futuri, ci auguriamo possa continuare ad essere di ripresa economica e sociale”.
Tra le richieste che l’Auser lancia a Regione e comuni in primo piano c’è l’esigenza di rafforzare la rete della sanità pubblica sul territorio, come anche il dialogo con le rappresentanze sociali e con gli attori del terzo settore, “che assieme alle istituzioni regionali e locali vogliono concorrere al processo di rafforzamento del welfare, per promuovere l’invecchiamento attivo e per contribuire, grazie anche al patrimonio di cultura e professionalità degli anziani, alla crescita economica e sociale delle nostre comunità”.