L’idea è venuta dopo aver guardato una trasmissione televisiva che parlava di allevamento delle lumache. Perché non provarci?, si sono chiesti Consuelo Bravin e Matteo Venuti, laureati in Scienze animali, prima compagni di corso e poi nella vita.
“Abbiamo cominciato ad informarci consultando vari siti Internet – spiegano Consuelo e Matteo – contattando quindi l’Associazione nazionale elicicoltori e l’Istituto internazionale di elicicoltura che vantano una lunga tradizione. Fin dall’inizio, i due enti ci hanno guidato e supportato nell’avvio dell’allevamento”.
I primi lavori per l’allestimento dell’area di un ettaro, a Colloredo di Monte Albano, sono cominciati nel marzo del 2013. Quest’anno, dopo una fase di messa a punto, le produzioni di helix aspersa muller – la qualità scelta dai due giovani allevatori – dovrebbero migliorare per poi andare a regime e superare il milione di esemplari, cifra che tiene conto delle notevoli perdite, in quanto si tratta di una specie molto sensibile alle variazioni climatiche. L’allevamento è a ciclo biologico completo: i vegetali per l’alimentazione sono coltivati all’interno dello stesso impianto, dove si provvede anche a preparare le lumache, fornite pronte per essere cucinate. In regione operano altri allevamenti del genere, ma di dimensioni più contenute.
Consuelo e Matteo intendono farne la loro fonte primaria di reddito, puntando sul mercato della ristorazione, oltre che sui canali di vendita dell’associazione elicicoltori. “Abbiamo già avviato una collaborazione proficua con un ristoratore bujese che propone nei suoi menù le nostre lumache, molto apprezzate per l’elevata qualità. “Che lumaca!” è il simpatico nome dato all’attività che ha anche un sito Internet all’indirizzo: www.chelumaca.com.
Futuro a passo di lumaca
Matteo Venuti e Consuelo Bravin, sono uniti nella vita e nel lavoro. Hanno fondato a Colloredo il più grande allevamento di lumache operante in regione
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