Nella giornata in cui 24 anni fa l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (che poi l’Italia ha ratificato due anni più tardi), anche nella nostra regione non mancano le iniziative per promuovere la salvaguardia dei più piccoli.
All’attenzione del Consiglio regionale, infatti, è stata posta una mozione sottoscritta da 19 consiglieri, prima firmataria Elena Bianchi capogruppo di M5S, insieme a quelle dei capigruppo di Pdl Alessandro Colautti, Sel Giulio Lauri, Cittadini Pietro Paviotti e Pd Cristiano Shaurli, seguite da quelle di altri 14 consiglieri democratici.
La salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle regioni italiane è il tema del provvedimento – illustrato da Silvana Cremaschi (Pd) – con il quale si impegna l’Esecutivo a garantire che le norme, le politiche e le prassi regionali diano piena attuazione ai principi della Convenzione ONU e che le tematiche dell’infanzia e dell’adolescenza diventino una priorità dell’agenda politica del Friuli Venezia Giulia. I consiglieri ricordano che – dati Istat 2011 – in regione risiedono 183.086 bambini e adolescenti, di cui 23.532 di origine straniera e che nel 2012 ne risultano domiciliati fuori dalla propria famiglia 429, di cui 55 in comunità al di fuori dei confini regionali, e che è impossibile documentare con precisione l’incidenza di segnali di disagio sociale, disturbi psichici (compresi i tentativi di suicidio) in età evolutiva.
Per questo, negli impegni a cui richiamano la Giunta figura l’istituzione di un Osservatorio sulla condizione di vita dei bambini e degli adolescenti e la definizione di politiche e azioni positive per contrastare la povertà minorile, l’allontanamento dalla famiglia o dalle figure affettive di riferimento, ogni tipo di discriminazione relativa all’usufrutto dei diritti definiti dalla Convenzione; ma anche la dispersione scolastica, la devianza e l’accesso a vecchie e nuove forme di dipendenza, l’utilizzo dell’immagine di minori a scopo pubblicitario o comunque non rispondente ai loro bisogni, la pedo-pornografia e lo sfruttamento del lavoro minorile.
Negli obiettivi di queste politiche anche favorire il rispetto dei diritti universali dei bambini, porre attenzione ai diritti a rischio, valorizzare le reti di comunità per sostenere famiglie e minori, assicurando la permanenza del bambino in famiglia per garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e alla partecipazione sociale, cura dei bambini e adolescenti con problemi di salute fisica e mentale, definizione – infine – dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.
Anche Monfalcone ha accolto l’invito del Comitato provinciale dell’Unicef ad aderire all’iniziativa ‘Città amiche dei bambini‘, già attiva in molte città italiane, finalizzata a promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello locale. La città che aderisce all’iniziativa promuove la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello locale, favorisce la creazione di luoghi e strumenti di ascolto dei ragazzi rendendoli cittadini attivi, con voci e opinioni considerate nel processo decisionale, e realizza azioni concrete di partecipazione e inclusione dei bambini e degli adolescenti per il miglioramento della qualità della vita del loro Comune. Nel 2008 è stato siglato un protocollo di intesa tra l’Anci e l’Unicef Italia in occasione della XXV Assemblea Nazionale dell’Anci, con la quale viene promossa la cittadinanza attiva dei bambini e degli adolescenti nelle comunità locali. Il Comitato italiano per l’Unicef, attraverso i propri volontari, si mette a disposizione per la promozione di azioni e progetti a favore dell’infanzia, mettendo anche a disposizione del Comune materiali divulgativi e strumenti specifici per l’attuazione dell’iniziativa. Al termine del primo anno di impegno del Comune, sulla base dei risultati raggiunti, il Comitato italiano per l’Unicef rilascerà al Comune un certificato d’impegno “Verso una Città amica dei bambini”.