Prende il via questa settimana la seconda edizione di ‘Vandalo? No, writer!’, progetto di alternanza tra scuola e lavoro, promosso e finanziato dall’amministrazione provinciale di Trieste in collaborazione con La Collina, società cooperativa sociale Onlus.
L’iniziativa, che nasce dall’esigenza di sensibilizzare le giovani generazioni alla cura ed al rispetto della cosa pubblica attraverso conversazioni informali, attività di ricerca-azione sul campo e laboratori, dimostra come la street-art, opportunamente utilizzata, possa diventare strumento di recupero di spazi urbani sottoutilizzati o in cerca di una nuova identità e, nel contempo, svolgere un ruolo di responsabilizzazione civica dei giovani.
Cinque le fasi nelle quali si articola il progetto educativo, al quale hanno aderito una cinquantina di studenti degli istituti superiori Deledda-Fabiani, Edilmaster, Galvani-Nautico e Nordio di Trieste, e che gode anche quest’anno della collaborazione del writer professionista di fama internazionale Federico Duse.
Il punto di partenza è lo studio, con alcune ore dedicate all’approfondimento dell’architettura e storia dell’arte della città, alla definizione e all’utilizzo del modello d’impresa della cooperazione sociale e alle tecniche di co-progettazione. Particolare importanza in questa prima fase, con la collaborazione dell’architetto Federica Rovello, al rispetto del bene comune e la negatività di azioni vandaliche o di imbrattamento degli edifici sull’immagine turistica della città.
La seconda fase consiste nella scoperta dei murales e degli interventi di arte urbana già presenti a Trieste a partire dal parco di san Giovanni. Con la terza gli studenti entrano nel vivo della progettazione e realizzazione di un murales, mentre nella quarta fase scenderanno in campo per un’operazione di pulizia collettiva delle mura imbrattate del liceo Carducci. Al termine, evento pubblico di presentazione dei risultati, con la collaborazione di Pino Roveredo, con tanto di inaugurazione delle facciate pulite e concerto rap.