“A Gorizia ci sono grandi personaggi dimenticati da decenni e oggi, con questo gesto, vogliamo ricordare uno di loro”. Con queste parole il sindaco, Ettore Romoli, ha motivato l’intitolazione del parco centrale di Piazzutta, in piazza Nicolò Tommaseo, all’attrice di cinema e di teatro, Nora Gregor, autentica diva del primo Novecento, nata nel 1901 a Gorizia. Alla scopertura della targa, che corona idealmente il ritorno di Nora Gregor nella sua città natale, hanno partecipato, fra gli altri, anche il giornalista del Primorski, Igor Devetak, autore di pubblicazioni sull’attrice preferita da Jean Renoir e Neda R. Bric, regista dello spettacolo teatrale trilingue “Nora Gregor. Il continente nascosto della memoria” coprodotto dai teatri di Nova Gorica, Lubiana, Graz e Trieste che ha fatto tappa in Slovenia, Austria e Serbia.
Eleonora Hermina Gregor nacque in borgo Piazzutta, da famiglia di lingua tedesca, quando Gorizia faceva ancora parte dell’impero asburgico e, fin da bambina sognava di diventare attrice. Riuscì a realizzare il suo sogno il suo sogno a Vienna, Berlino, Hollywood e Parigi, diventando l’ incarnazione della bellezza, e calcando le scene in un’epoca segnata dalle due guerre mondiali. Recitò in 28 film, alcuni diretti dai massimi registi dell’epoca. Fu attrice prediletta di Max Reinhardt, dominatore e riformatore della scena teatrale europea tra le due guerre e, all’apice della carriera venne acclamata dal pubblico del Burgtheater di Vienna, il massimo teatro austriaco.
Quando dopo un triste declino nel 1949 morì, a Santiago del Chile, scomparve dalla memoria collettiva. A tutt’oggi è sepolta nel mausoleo della famiglia Vergara nel cimitero cattolico di Santiago del Cile, mentre il consorte, Ernst Rüdiger Starhemberg, e il figlio, Heinrich Rüdiger Karl Georg Franciscus Starhemberg – Henry Gregor, sono sepolti nell’abside della chiesa parrocchiale di Eferding, Alta Austria.
Nonostante il nome di Nora Gregor abbinato a Gorizia compaia in numerose enciclopedie di cinema e di teatro, la città ne ha ignorato l’esistenza fino al 1999, anno della riscoperta ad opera dell’associazione cittadina Kinoatelje. Fino ad allora non si sapeva che l’attrice era nata da genitori di lingua tedesca in Piazzutta, in via della Scala, che nella chiesa dei santi Vito e Modesto in Piazzutta era stata battezzata con il nome di Eleonora Hermina, che nell’istituto delle suore di Notre Dame aveva fatto le sue prime apparizioni sul palcoscenico, che a Gorizia aveva vissuto fino al quattordicesimo anno di età, che a carriera già avviata vi era ritornata innumerevoli volte a far visita alla madre e che infine, nella lettera inviata alla madre dall’esilio a Mar del Plata, il 18 febbraio 1941 aveva scritto: “Allora io pensai a Piazzutta … Il mio ricordo d’infanzia piu bello è l’annuale festeggiamento della Pasqua: mi sembra ancora di vedere la chiesa illuminata e le innumerevoli luci sulle case tutto intorno … Sento ancora la musica delle bande musicali e mi ricordo perfettamente la
nostra gioia. Quelli erano bei tempi!”
Per i meriti straordinari, conseguiti da Nora Gregor nel cinema e nel teatro, e perché nella sua vita è riassunta in maniera esemplare la travagliata storia europea della prima metà del Novecento, che è anche quella della sua città, l’amministrazione comunale ha fatto propria l’iniziativa di dedicarle il parco di Piazzutta. Come segno della vocazione europea di Gorizia, della sua volontà di riappropriarsi della propria storia per andarne orgogliosa, perché è di una ricchezza senza pari, e della propria identità che è fatta di genti con lingue e tradizioni culturali diverse, sulla targa d’intitolazione l’iscrizione sarà trilingue.