La cerimonia per il rientro della Brigata alpina Julia dalla missione in Libano, avvenuta in piazza Libertà a Udine alla presenza di numerose autorità civili e militari e dei labari delle associazioni d’arma, è coincisa con il cambio di comando e con il conferimento di una medaglia d’argento al valore militare.
Per le penne nere della Julia è stata la prima volta in Libano sotto l’egida delle Nazioni Unite, dove ha lavorato assieme ai militari di altre 14 nazioni svolgendo attività di monitoraggio lungo la linea di demarcazione con Israele, supporto alla popolazione, assistenza al governo libanese.
Aperta dalla fanfara della Julia e dallo schieramento degli alpini, la cerimonia è proseguita con il saluto di commiato del generale Paolo Fabbri alla brigata, della quale ha ripercorso il molto lavoro svolto in Patria e all’estero. La consegna della picozza ha segnato simbolicamente il trasferimento del comando al generale Alberto Vezzoli, il 44° in ordine di tempo a guidare le penne nere della Julia, classe 1969, con alle spalle una lunga esperienza nelle truppe alpine e nelle missioni all’estero.
Non sono mancati i saluti del sindaco di Udine Pietro Fontanini e del comandante delle truppe alpine, il generale Claudio Berto, che ha sottolineato come questa parte d’Italia sia da sempre un’area in cui la tradizione alpina ha solide radici che si manifestano anche nella toponomastica tanto che probabilmente non esiste una municipalità senza una via dedicata alla divisione Julia. Infine è stata appuntata sul petto del tenente Luca Antonacci dell’8° reggimento la medaglia d’argento al valor militare che nel corso della missione in Afghanistan era riuscito a respingere un’imboscata e a porre in salvo tutti i militari sotto il suo comando.