Il Castello di Duino, il Carso e la Grande Guerra saranno nuovamente protagonisti nel progetto di collaborazione proposto dalle Femines Furlanes Fuartes ‘Nutriamo una squadra’ inserito nella finale di Coppa Europa delle Ebra (European Beach Rugby Association) Series, in programma a Lignano Sabbiadoro sabato 18 e domenica 19 luglio. Il Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000, il Gruppo Ermada Flavio Vidonis e la Consulta Giovani di Duino Aurisina hanno già collaborato con la presidente Margherita Plos e le Fff nel primo progetto di promozione turistica ‘La Regione Friuli Venezia Giulia a Tuttotondo’, che ha previsto proprio una tappa sul Carso, al Castello di Duino e sui luoghi della Grande Guerra dell’Ermada.
Con lo spirito collaborativo e di amicizia le realtà della Provincia di Trieste, hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa di presentazione dei prodotti tipici all’interno di un’apposita area della Beach Arena, denominata proprio Nutriamo una squadra. In particolare, nei giorni della manifestazione saranno presentati alcuni prodotti tipici del Carso e della cucina triestina: il cotto caldo nel pane servito con il kren. Da circa 2.000 anni il rafano è conosciuto come pianta medicinale molto stimata per le sue proprietà antibatteriche, il baccalà mantecato alla triestina, e i famosi formaggi del Carso come lo Zepek (caciotta aromatizzata alla santoreggia che cresce spontanea sul Carso) o lo Jamar, formaggio dal gusto intenso e quasi piccante, dalla pasta particolarmente friabile (Jama in sloveno significa grotta, mentre lo jamar è colui che la esplora).
Il produttore scoprì la grotta proprio dietro casa, ai margini del bosco e decise di utilizzarla per affinarvi il formaggio. Ha una profondità di 70 metri, ci sono 12° e un’umidità costante del 90%, condizioni ideali per la maturazione. I formaggi vengono calati nella grotta dopo due mesi di soggiorno in cantina, dopodiché vengono avvolti in una rete a maglie larghe e appesi a pali di legno, sospesi nell’aria. Dopo circa tre mesi di soggiorno in grotta lo Jamar è pronto; un formaggio dalla buccia rugosa e granulosa, brunita, dal profumo intenso di muffa e terra, una vera e proprio gioia per i nostri sensi. Non potranno mancare i vini del Carso come il Terrano e la Vitovska che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Ajser 2000, che a Lignano opererà in sinergia con i ragazzi della Consulta giovani di Duino Aurisina, già attivo da quindici anni, spazia l’attività tra cultura e sport, promotore di diverse iniziative regionali e nazionali, specie nella promozione turistica, affiancando spesso enti pubblici, come il Comune di Duino Aurisina e la Promotrieste in stand espositivi di promozione del territorio. Ha inteso aderire al progetto, oltre a collaborare con il Magnet Rugby, per la preziosa collaborazione con le Fff e perché crede nella promozione congiunta e coordinata dei prodotti e dei territori della nostra Regione.
Il Gruppo Ermada Flavio Vidonis è sorto nel 2012 per proseguire un progetto di valorizzazione del lavoro che, da oltre 20 anni, il Gruppo Cavità dell’Alpina delle Giulie ha svolto per riportare alla luce i camminamenti, le trincee e gli ipogei della Grande Guerra siti sul Monte Ermada. Il Monte tristemente famoso per essere stato tra la decima e l’undicesima battaglia dell’Isonzo lo scenario in cui si infranse il sogno dell’esercito italiano di arrivare a Trieste. L’esercito austroungarico sin dal 1914 operò sulle pendici del Monte Ermada per trasformarlo in una fortezza invalicabile.
Attraverso una mostra itinerante, video e pubblicazioni si vuole far conoscere cosa accadde su quell’area. A settembre, poi, attraverso il Bando Cultura della Provincia di Trieste, all’interno della prestigiosa Sala Rilke del Castello di Duino sarà presentata la nuova mostra Isonzo, le dodici battaglie. Arroccato su uno sperone carsico a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Trieste, il castello di Duino è un’affascinante meta turistica: la sua bellezza è accresciuta anche da quell’atmosfera calda e gioiosa che la presenza dei proprietari, i componenti la nobile famiglia dei principi della Torre e Tasso (Thurn und Taxis), conferisce alla storica dimora, rendendola viva, lontana dalla fredda austerità museale.
Ricchissimo di storia che si intreccia con leggende popolari, legato in modo indissolubile con il passato del territorio circostante, testimone di gloriosi eventi storici e di visite di personaggi illustri, il castello di Duino, a pochi chilometri da Trieste, possiede un fascino romantico senza eguali. Il grande parco (dove si possono ammirare distese multicolori di fiori di ogni specie che creano pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica vegetazione mediterranea), è impreziosito dai suoi viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, dalle terrazze e dagli spalti aperti sull’immensità del mare. Più di 18 sale del castello sono visitabili e ricche di preziose testimonianze sulla storia della famiglia dei Principi della Torre e Tasso.
Su richiesta si possono organizzare anche visite guidate (servizio anche in lingua). Da vedere la scala del Palladio, capolavoro di architettura, e il fortepiano del 1810 (suonato da Listz). Dai bastioni a picco sul mare e dalla torre trecentesca si può godere di un suggestivo panorama. Un percorso turistico, inoltre, si addentra nel bunker, costruito nel 1943 per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana contro un eventuale sbarco alleato. Sfruttato, poi, come rifugio antiaereo e successivamente dotato di cannone, a fine guerra venne trasformato dall’esercito inglese (1945-1954) in deposito carburante. Dal 2006 è aperto al pubblico. Grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d’epoca che sono esposti in una grande sala (ben 400 metri quadrati) scavata a 18 metri di profondità. Il Gruppo Ermada Flavio Vidonis e il Castello di Duino supportano i campioni in carica dell’Ovale Beach Marsiglia.
Il progetto Isonzo, le dodici battaglie finanziato dalla Provincia di Trieste è presentato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis, che ha costituito una cordata costituita di nove entità tra Centri Studi e Ricerche Associazioni Culturali e Sportive, ma vedrà nel corso del suo svolgimento il coinvolgimento di numerose altre realtà, enti pubblici, associazioni, italiane e straniere operanti nelle aree di coinvolgimento delle battaglie lungo il fronte dell’Isonzo. Il principale obiettivo del progetto è quello di diffondere i concetti di conoscenza, rispetto, convivenza e pace. Grazie alla ricchezza di storia e memoria presenti nella Venezia Giulia, il progetto vuole far conoscere, o meglio ancora riscoprire, quanto importante sia l’equilibrio tra uomo e uomo, e uomo con la natura. Un territorio disseminato di testimonianze, ferite e tracce che nemmeno cento anni sono riusciti a cancellare.