Una storia fatta di impegno, passione e dedizione, quella di Giorgio Guidolin, da più di trent’anni appassionato e cultore di allevamenti ornitologici che nella sua abitazione di Fogliano ha creato un vero e proprio allevamento, facendo nascere dai 70 ai 100 esemplari all’anno. E che da domenica è campione mondiale per la sua categoria, il Carduelis Spinus, comunemente chiamato Lucherino. Un premio che porta con orgoglio e che desidera condividere con la famiglia, gli amici e la comunità. Con un pensiero ai giovani che hanno il desiderio di intraprendere la passione dell’ornitologia: la buona ricetta, oltre all’amore per gli animali, è l’impegno, la dedizione e l’umiltà di confrontarsi continuamente per dare il miglior trattamento possibile ai piccoli animali.
“La passione è partita da mio padre” racconta Giorgio “che era amante degli animali e in cortile allevava colombi. E’ diventato tutto ‘regolare’ negli anni Ottanta”, prosegue, “e da cinque/sei anni ho cominciato con i lucherini”. Lucherini che lo hanno anche portato a vincere, come detto, la competizione mondiale. “E’ un sacrificio ma non è uno sforzo, anzi” commenta: da quando è andato in pensione, Giorgio dedica ore intere alla cura dei piccoli animali. Circa tre ore al mattino e tre ore al pomeriggio: “Non posso andare in vacanza, e se vado devo trovare qualcuno di fidato che me li guardi e controlli come si deve”. Il mondiale, per Giorgio, “è un coronamento importante”, per un’attività che lui svolge senza desiderio di arricchirsi e guadagnare.
La stanza delle gabbie è in cortile, uno di quei cortili da case di contadini, gestito ancora dalla mamma e dalle zie. “Ci vuole cura, scelta del mangime che deve essere ottimo, pulizia costante, senza acari, polline né tantomeno i roditori”.
Ha partecipato a tante competizioni, Giorgio, e continuerà a farlo: “Per i giovani che vogliono iniziare è importante sapere come devono essere allevati” conclude. “Iscrivendosi ad un club o alla federazione si possono incontrare esperti ed appassionati che possono dare consigli importanti”. “Se si sa aspettare i frutti arrivano, come ho aspettato io per 35 anni”.