Il successo di una misura messa in atto per limitare le emissioni inquinanti richiede prima di tutto l’accettazione e la partecipazione attiva da parte dei cittadini. Ci viene richiesto di cambiare le nostre abitudini e questo processo è a sua volta agevolato dalla nostra corretta percezione di quali siano le principali sorgenti emissive, causa dell’inquinamento atmosferico.
“Uno studio condotto sui risultati di un sondaggio proposto a sette Paesi Europei nell’ambito del progetto europeo Sefira analizza la percezione dei cittadini sulle maggiori sorgenti di inquinamento atmosferico presenti nel proprio territorio comparandole con la situazione reale, derivata da analisi scientifiche – sottolinea l’Arpa Fvg -. Dallo studio emerge che la maggior parte della popolazione percepisce industria e traffico come i settori più inquinanti, con grande scarto rispetto ad agricoltura e attività domestiche, in discrepanza coi dati reali analizzati che mostrano invece, ad esempio, una grossa rilevanza dell’agricoltura come sorgente di PM25″.
“L’inventario delle emissioni del Fvg evidenzia come il peso dell’industria, in tutte le sue componenti, sia trascurabile se paragonato al riscaldamento domestico, nella sua componente derivante dalla biomassa. Aggiustare eventuali percezioni sbagliate dei cittadini, migliorando strategie e metodi di comunicazione da parte della comunità scientifica, può quindi contribuire al cambiamento delle nostre abitudini di vita nell’ottica di agevolare il rispetto delle azioni messe in atto dalla politica per ridurre l’inquinamento atmosferico – conclude Arpa Fvg -“.