Il 29 settembre 1949 San Michele Arcangelo fu proclamato Patrono e Protettore della Polizia di Stato da Papa Pio XII, per la naturale assonanza con la missione assolta, con professionalità e impegno, da tutti i poliziotti chiamati ogni giorno ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine e la sicurezza dei cittadini e che trova la sua sintesi nel motto “Sub lege libertas”.
A questo impegno costante la Polizia di Stato unisce anche la straordinaria funzione di soccorso e assistenza pubblica rappresentata, nel suo stemma araldico, con la doppia fiaccola incrociata.
Anche nella nostra regione, oggi è stata celebrata la ricorrenza. A Udine, nella suggestiva cornice del Duomo, l’arcivescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato ha officiato la Santa Messa, accompagnata dal Soprano Annamaria Dell’Oste e dall’organista Beppino Delle Vedove, alla presenza della Medaglia d’oro al valor militare, Paola Del Din, e delle Autorità Civili e Militari, che hanno potuto apprezzare anche l’esposizione dei mezzi in dotazione alla Polizia di Stato, in mostra sul piazzale del Duomo.
A Trieste, la funzione è stata celebrata da don Paolo Rakic nella Chiesa della Beata Vergine del Soccorso; hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il sindaco di Muggia Paolo Polidoro, il prefetto di Trieste Annunziato Vardè e i vertici delle forze dell’ordine, numerosi poliziotti e gli Allievi Agenti che stanno svolgendo il Corso di Formazione alla Scuola di Trieste.
Al termine della Cerimonia, il Questore ha voluto ringraziare non solo gli intervenuti, ma anche tutti gli uomini e donne della Polizia di Stato che quotidianamente svolgono il proprio “Servizio” per la collettività con impegno e abnegazione. Non è mancato, infine, un omaggio sul Colle di San Giusto al monumento che ricorda i Caduti della Polizia di Stato organizzato dalla locale Anps, a suggellare l’inscindibile legame e condivisione di valori fra chi ha indossato la divisa e chi la indossa ora o ambisce a farlo.
“Quella di oggi è per la Polizia di Stato una giornata importante, nella quale non si parla di numero di reati o di operazioni svolte, ma si celebra la festa patronale di San Michele Arcangelo. Questo Santo è conosciuto come simbolo della lotta del bene sul male, missione che i nostri uomini e donne in divisa svolgono con dedizione e passione affinché concordia e pace vengano tutelate nelle nostre comunità. A loro il ringraziamento mio personale e di tutta l’Amministrazione regionale”, ha detto Roberti.
A Pordenone, nella chiesa di San Giorgio, la cerimonia officiata dal vescovo della Diocesi di Concordia Pordenone monsignor Giuseppe Pellegrini; erano presenti tra gli altri il questore Sandro De Angelis e il prefetto Domenico Lione, numerosi sindaci del Friuli occidentale e l’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, che ha voluto mettere in risalto il valore dell’attività di chi vigila sulla sicurezza della comunità.
“Gli agenti della Polizia di Stato rappresentano il volto umano delle istituzioni, uomini e donne al servizio della comunità che tutelano la vita dei cittadini, garantendo il loro inviolabile diritto alle libertà fondamentali”, ha detto Zannier. “Il lavoro giornaliero della Polizia di Stato molte volte compiuto in sordina e lontano dalla luce dei riflettori, rappresenta una garanzia di legalità e di prevenzione dei crimini nelle loro diverse forme. La libertà e la sicurezza sono due elementi che troppo spesso vengono dati per scontati o non sono sufficientemente valorizzati; a garantirli ci sono uomini e donne che, nell’espletamento del proprio servizio e per senso di appartenenza, preservano la forza e la coesione tra istituzioni e comunità”.
“A tutti quanti loro e alle famiglie di chi ha perso i propri cari nello svolgimento del servizio – ha concluso l’esponente dell’Esecutivo – va il sincero ringraziamento della Regione perché è con loro che le istituzioni possono garantire e tutelare la sicurezza della nostra comunità”.