Lo scorso anno sono bastate poco più di due settimane per raccogliere le adesioni previste per la partenza del progetto “L’acqua in cattedra” promosso da CAFC S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato in 121 comuni della provincia di Udine. L’iniziativa, ideata da Achab Group, è stata accolta con grande entusiasmo da tutte le scuole primarie dei territori serviti da CAFC, e così anche quest’anno scolastico i docenti proporranno ai propri studenti – 200 le classi che potranno partecipare – un percorso educativo innovativo su un tema delicato e attualissimo: la corretta gestione della risorsa acqua, dalla fase di estrazione e raccolta fino alla sua depurazione e restituzione in natura (ciclo idrico integrato).
Acqua in cattedra si sviluppa principalmente mediante attività didattiche in classe della durata di due ore. Grazie all’esperienza del pool di educatori coinvolti, si utilizzano le principali tecniche educative, dando spazio quanto più possibile all’interazione. Per le prime 30 classi che aderiranno – le iscrizioni sono partite questa settimana -, c’è la possibilità di accedere a Scuolapark.it, la prima piattaforma didattica on line con risorse in streaming on demand e centinaia di contenuti tra documentari, video lezioni, dispense, giochi e test di valutazione. Insegnanti e alunni possono accedervi in autonomia, da scuola o da casa, e approfondire ulteriormente i temi trattati durante l’attività didattica con l’educatore. Info: https://www.cafcspa.com/code/19180/l-acqua-in-cattedra.
“Il progetto “L’acqua in cattedra” è un prodotto culturale con un elevatissimo significato educativo, che si prefigge di contribuire all’educazione ambientale di bambini e ragazzi, aiutandoli a comprendere da dove proviene l’acqua che entra nelle nostre case, dove finisce e come viene trattata prima di essere restituita all’ambiente – spiega il presidente di CAFC Salvatore Benigno -. Siamo convinti che queste iniziative possano accrescere la consapevolezza di quanto l’acqua sia un bene sempre più prezioso, indispensabile alla vita. Aprire il rubinetto e veder scorrere l’acqua è una cosa normalissima, ma non tutti sanno quanto lavoro, quante attenzioni e quanti controlli debbano essere messi in campo affinché un gesto così semplice possa accadere ogni giorno”.
CAFC si occupa proprio di questo: garantire la qualità dell’acqua erogata attraverso la gestione delle infrastrutture (acquedotti, distribuzione, rete fognaria e impianti di depurazione) e i numerosi controlli di laboratorio effettuati su tutto il ciclo dell’acqua. Nel 2021 sono state 3.870 le analisi effettuate da CAFC sulle acque potabili, con più di 67.700 parametri analizzati e i costanti controlli delle aziende sanitarie territoriali, sono garanzia di qualità per gli utenti.
“L’acqua di rubinetto è a portata di mano, è disponibile direttamente a casa e quindi contribuisce a ridurre il consumo di plastica. Basterebbe questo aspetto per promuoverne il consumo, in un periodo storico in cui di sostenibilità ambientale e di salvaguardia dell’ambiente ne sentiamo parlare così spesso per la sua estrema importanza – prosegue Benigno -. Le attività pensate da CAFC per le scuole – laboratori, dibattiti, disegni e giochi – insegnano ai bambini i comportamenti sostenibili da adottare nella vita di tutti i giorni. Le nostre abitudine quotidiano hanno un impatto significativo sulla quantità di energia, acqua e altre risorse consumate, e ciascun individuo, attraverso piccoli accorgimenti, può contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il pianeta”.
L’acqua sale in cattedra con il Cafc
Torna nelle scuole primarie il progetto promosso dal Consorzio gestore del servizio idrico integrato
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