“Che cosa sono i numeri?” Così gli studenti del Liceo Sello di Udine hanno provocato gli spettatori per portarli a riflettere sul valore educativo del viaggio di alternanza scuola-lavoro in Bosnia, svoltosi lo scorso aprile e presentato oggi, alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Federico Pirone e del presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini.
I ragazzi hanno proiettato video e foto del progetto per mostrare, da punti di vista diversi, cosa vuol dire affrontare questo viaggio. Il tema implicito della presentazione era quello di proporre una nuova scuola, un nuovo modo di studiare. In un mondo dinamico, veloce, che cambia ogni giorno e pretende che tutti siano al passo con i tempi, non si può più pensare di continuare a studiare come si faceva cinquant’anni fa. Gli studenti che si sono fatti portavoce dei compagni per presentare i lavori hanno ribadito più e più volte come questa esperienza cambi profondamente una persona e come non sia tempo perso o un impedimento allo svolgimento del programma, ma bensì un arricchimento e una conquista a livello personale.
Ci vuole un modo nuovo per insegnare: gli studenti sono annoiati dal metodo tradizionale. Alla luce anche del fatto che, negli ultimi anni, sono aumentati i casi di Disturbi specifici dell’apprendimento (come dislessia, discalculia, …), bisogna trovare nuovi percorsi per insegnare la storia e non solo in maniera diversa. “Bisogna emozionare gli studenti perché questi apprendano e soprattutto ricordino!” è stata la provocazione lanciata da uno dei presentatori del progetto.
L’incontro si è chiuso con un ringraziamento generale e con l’entusiasmo dell’assessore e del presidente della Fondazione Friuli, piacevolmente colpiti dalla voglia di fare e dalla motivazione degli studenti presenti. L’auspicio è che il progetto possa continuare a ‘emozionare’ anche gli studenti degli anni futuri. “È un’esperienza che vi cambia, andate! Vedrete il mondo in maniera diversa”, hanno detto i ragazzi.