Con la Delibera 161, il Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), conferma il giudizio proposto dalla Commissione di esperti della valutazione (Cev) sull’Università di Trieste al termine della visita di accreditamento di novembre 2018.
Sul sito dell’Agenzia è stato infatti pubblicato il Rapporto Anvur che sintetizza l’approfondita relazione della commissione, secondo la quale l’Ateneo ha implementato in questi anni un sistema di assicurazione della qualità concreto e credibile. Non solo: l’Ateneo di Trieste ha ricevuto nel corso della valutazione tre segnalazioni di “prassi meritoria” Ciò si verifica esclusivamente quando ad un punto di attenzione del complesso modello di accreditamento viene assegnato il punteggio di 9 o 10 in quanto “le attività poste in essere garantiscono ottimi risultati e possono essere oggetto di segnalazione agli altri Atenei.”
Risultato decisamente eccellente, a maggior ragione se si considera che tra i 15 atenei accreditati con il nuovo modello e per i quali è stato finora pubblicato il rapporto, le prassi meritorie segnalate sono meno di una decina.
Particolarmente significativo anche l’ambito in cui le tre prassi meritorie sono state segnalate. La commissione ha verificato, infatti, che la visione della qualità dichiarata dall’Ateneo fosse realmente supportata da un’organizzazione in grado di realizzarla, di verificarne periodicamente l’efficacia delle procedure e in cui agli studenti fosse attribuito un ruolo attivo e partecipativo ad ogni livello.
Ed è proprio sull’onda di queste buone pratiche che l’Ateneo intende puntare per continuare a fare squadra e far sì che, dopo aver disseminato con notevole impegno per anni la cultura della qualità, questa diventi a tutti i livelli l’approccio con cui essere parte attiva nella comunità accademica.
Il prossimo appuntamento sarà in Ateneo a inizio dicembre – a un anno dalla visita – per condividere l’esperienza maturata e, Rapporto Anvur alla mano, progettare assieme i prossimi passi.