Sono migliaia i friulani che hanno scelto di garantire un futuro migliore a un bimbo, senza ricorrere all’adozione. Parliamo del sostegno a distanza, grazie al quale un minore può contare sulla donazione costante di un benefattore. Le prime esperienze erano direttamente collegate al lavoro dei missionari. Proprio da loro giunsero le prime proposte di associare la donazione a un bimbo affinché riceva cibo, vestiti, istruzione, cure adeguate, mantenendo aggiornato il sostenitore sulla sua crescita, sui progressi a scuola e via dicendo. Negli ultimi anni questo strumento è cresciuto molto ed è utilizzato anche da enti e associazioni laici.
Per esempio, International adoption, ente autorizzato per le adozioni internazionali che ha sede a Campoformido, può contare su oltre 600 sostegni a distanza tra India, Nepal e Guatemala. Informazioni utili si possono trovare all’indirizzo www.internationaladoption.it nell’apposita sezione dedicata al sostegno a distanza. Sempre per restare in regione citiamo anche il sostegno a distanza curato da Mission Onlus, l’associazione sorta nel 2004 grazie al centro missionario diocesano e della Caritas di Udine. In questo caso Mission (www2.diocesiudine.it/udine/s2magazine/index1.jsp?idPagina=23043) segue ben 22 progetti sparpagliati tra Sud America, Africa, Europa dell’est e Asia.