“Sono pari a trecentomila euro i finanziamenti regionali in favore dei Comuni del Friuli Venezia Giulia che, in collaborazione con associazioni femminili ed enti del Terzo settore, realizzeranno in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, empowerment delle donne e promozione delle pari opportunità” afferma l’assessore regionale alla Famiglia alessia Rosolen in occasione della ricorrenza che si celebra oggi.
“Anche in Friuli Venezia Giulia – commenta l’esponente dell’esecutivo – il fenomeno della violenza sulle donne continua a manifestarsi in tutta la sua preoccupante e continua crescita. I progetti finanziati quest’anno, oltre 60 su tutto il territorio confermano l’impegno assunto dalla Regione per le politiche di parità, prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, che si pone tra gli obiettivi – così come previsto dalla legge quadro sulla famiglia con la quale abbiamo sancito il principio di trasversalità delle politiche per le pari opportunità – il rafforzamento del ruolo strategico del sistema di istruzione, formazione e lavoro nella promozione di una vera cultura di uguaglianza, in funzione preventiva della violenza contro le donne in tutte le sue forme”.
“In questi anni di legislatura – continua Rosolen – abbiamo promosso iniziative per diffondere la cultura del rispetto e della parità di genere, avviato progetti per favorire la partecipazione paritaria delle donne al mercato del lavoro e per il superamento di ogni forma di discriminazione per le lavoratrici, per la parità di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, costruito strumenti e interventi a sostegno della famiglia. Abbiamo lavorato a fondo nel sostegno delle donne, per prevenire situazioni di vulnerabilità e per supportarle nell’uscita da percorsi di violenza”.
“Le risorse che abbiamo messo a disposizione per le iniziative del 25 novembre – prosegue l’assessore regionale – contribuiranno al rafforzamento delle reti e alla realizzazione di iniziative concrete di riflessione sulla violenza di genere. Tra questi figurano momenti di incontro con le scuole e con la cittadinanza, attività artistiche e culturali, campagne di sensibilizzazione e comunicazione. Ma anche progetti di prevenzione per le donne vittime di violenza o a rischio di emarginazione e discriminazione, con un’attenzione particolare alla formazione e all’ambito lavorativo”.
“Queste iniziative – evidenzia ancora Rosolen – in linea con tutte le misure messe in campo dall’Amministrazione regionale, non devono essere solamente momenti celebrativi, ma azioni concrete capaci di incidere sulla qualità della vita di una donna. La violenza nei suoi confronti, che affonda le sue radici nella disparità di genere, non può trovare risposta nella costruzione di “riserve indiane”, ma in leggi che aiutino il mondo femminile a raggiungere l’obiettivo della parità negli ambienti sociali e di lavoro e a conciliare valori come la professione e la cura della famiglia, senza essere obbligate a scelte drastiche fra carriera e figli, decisioni a cui gli uomini sono evidentemente meno assoggettati. Solo in questo modo favoriremo realmente la partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale”.
QUESTO NON E’ AMORE. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, personale specializzato della Questura di Udine rinnoverà la campagna permanente della Polizia di Stato ‘Questo non è amore’ all’Auditorium del Liceo Scientifico Copernico di Udine, alla presenza di tutti gli studenti del triennio.
Si è scelto un istituto scolastico per sensibilizzare e informare i giovani adolescenti relativamente al fenomeno e alla sua complessità, perseguendo gli obiettivi di favorire il cambiamento culturale, superare stereotipi e pregiudizi per l’affermazione di nuovi modi di pensare ed agire in rispetto del genere ed aiutare le vittime di violenza a vincere la paura e denunciare, rompendo il muro della vergogna.
All’incontro parteciperà un’equipe multidisciplinare, che presenterà la campagna permanente “Questo non è Amore “, e illustrerà l’attività di polizia giudiziaria nei reati di “codice rosso”, l’ammonimento del Questore sia per atti persecutori che per violenza domestica e cyberbullismo, nonché il protocollo “Zeus”, per la presa in carico degli uomini maltrattanti. La criminologa Angelica Giancola descriverà la figura dell’uomo maltrattante”, partendo dagli aspetti del bullismo e cyberbullismo. I genitori di Nadia Orlando, vittima di femminicidio, porteranno la loro testimonianza.
Interverranno per un saluto anche il dirigente scolastico Paolo De Nardo, la presidente della Consulta Studenti, la Consigliera di Parità Regionale Anna Limpido, che illustrerà anche i lavori intrapresi in merito dalla Commissione Pari Opportunità della Regione, e la Presidente Andos sezione di Udine, Mariangela Fantin, che spiegherà come le varie associazioni sono impegnate nel campo della prevenzione dell’odioso fenomeno.
Gli opuscoli saranno distribuiti anche al Centro commerciale Città Fiera di Martignacco, dove sono collocati un ufficio della Polizia di Stato nonché uno Sportello Antiviolenza.
Il Questore di Udine, nel ricordare la grande attenzione che la Polizia di Stato riserva ad un tema così delicato, esorta le donne a non sottovalutare i segnali premonitori di un rapporto malato e di affidarsi con fiducia all’Istituzione, nella quale troveranno sempre la sensibile attenzione maturata anche attraverso specifici percorsi formativi.
I CARABINIERI CI SONO. La violenza contro le donne è un fenomeno che investe anche l’Italia, confermato dai purtroppo quasi quotidiani fatti di cronaca e acuitosi nel periodo della pandemia, le cui caratteristiche principali sono l’impunità, il silenzio e la vergogna. L’Arma dei Carabinieri ne ha fatto una priorità già dal 2014 promuovendo e aderendo a numerose campagne di sensibilizzazione. È proprio la sensibilizzazione, unita a una costante attenzione al fenomeno, la chiave per combattere queste gravi violazioni.
Accanto alle attività di prevenzione condotte a vari livelli c’è la necessità di intervenire in quelle situazioni sommerse, difficilmente individuabili per un retaggio culturale che deve essere infranto. In questa direzione si muove l’iniziativa dei Carabinieri di Trieste che, il 25 novembre, tenteranno di raggiungere la più ampia parte di popolazione consegnando loro un pieghevole con un semplice messaggio: “denuncia”.
È un modo per assicurare che i Carabinieri sono e saranno sempre dalla parte delle vittime di violenza, impegnati in maniera empatica a fornire coraggio alle donne in difficoltà.
Per l’intera giornata inoltre resterà accesa una luce arancione nella stanza del Comando Provinciale realizzata con il contributo del Soroptimist International d’Italia, un locale idoneo all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Oggi più che mai #possiamo aiutarvi.
WITH WORLD WOMEN. È universale, a tutte le donne del mondo, la dedica scelta dalla Cgil per il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulla donna. A segnare l’appuntamento, quest’anno, anche la panchina rossa che Maurizio Landini inaugurerà nel pomeriggio nella sede nazionale di Corso Italia, simbolo e sintesi delle tante manifestazioni che il sindacato ha indetto in tutta Italia per celebrare la ricorrenza.
Mobilitate anche le Camere del lavoro e le categorie del Friuli Venezia Giulia, dove si segnala in particolare il nuovo allestimento curato da Cgil e Cisl provinciali all’ingresso della sede unitaria di San Valentino, che da diversi anni, in occasione del 25 novembre, “viene” decorata con opere, oggetti e messaggi sul tema del contrasto alla violenza di genere.
“A caricare d’importanza e di significati questo 25 novembre – dichiara Rossana Giacaz, responsabile Pari opportunità della segreteria regionale Cgil – non sono soltanto le migliaia di casi discriminazione, violenza privata e i femminicidi che continuano a funestare il nostro Paese, ma anche la dimensione politica della violenza sulle donne, la violenza di genere fatta sistema contro la quale si stanno coraggiosamente battendo decine di migliaia di donne e anche di uomini nell’Iran e in altri Paesi dove la condizione di vita e la negazione dei diritti delle donne assumono dimensioni clamorose e inaccettabili, che colpiscono dolorosamente la nostra sensibilità anche a migliaia di chilometri di distanza”.
È questo il messaggio che vuole lanciare la Cgil con lo slogan “With world women”, spiega Giacaz, “rivendicando l’esigenza di un fermo appoggio politico da parte del nostro Paese, a tutti i livelli istituzionali, senza distinzioni di schieramento e senza strumentalizzazioni, a battaglie come quelle delle donne iraniane. Ma senza dimenticare – sottolinea – che anche nella nostra società e nelle nostre famiglie resta ancora tanta strada da percorrere per garantire alle donne una reale uguaglianza di opportunità, nella vita e nel lavoro, e per combattere alle radici, fin dalla scuola, prassi e retaggi culturali che continuano ad alimentare le discriminazioni e la violenza di genere”.