Prima il lock down, poi le restrizioni e quindi la cassa integrazione che ha colpito migliaia di lavoratori. Molti friulani bloccati in casa dalla pandemia si sono dati un gran da fare. Lo confermano i dirigenti di due importanti realtà del fai da te, il Gruppo Zanutta presente in tutto il Triveneto e la catena internazionale Leroy Merlin.
Pareti rimesse a nuovo
Loris Vicentini, responsabile ufficio acquisti del Gruppo Zanutta, conferma che i friulani si stanno dimostrando ancora più attenti alla cura della casa, anche rispetto ai veneti. “E’ aumentato il fai da te – spiega Vicentini – anche per chi vive in appartamento, dove ci si è dedicati a piccoli restauri e lavori di tinteggiatura. Le più richieste sono le vernici a basso impatto e per sanificare le murature, in particolare quelle traspiranti o anti muffa. La gente cerca la qualità anche perché risparmiando sulla mano d’opera investe su prodotti di marca. Molti si sono anche dedicati a piccoli interventi idraulici. Tanti hanno approfittato per acquistare nuovi elettroutensili, ma qui in Friuli la gente è molto avanti e dimostra di poter affrontare anche lavori impegnativi, inclusi quelli di falegnameria. Molto apprezzato anche il comparto delle piscine: molti si sono attrezzati e hanno acquistato quelle gonfiabili o a telaio esterne con tanto di lettini e accessori realizzando un piccolo angolo di mare in giardino”.
Il salotto fuori casa
Concordi anche le indicazioni fornite da Giorgio Fazio, direttore del punto vendita Leroy Merlin di Martignacco che serve anche molti clienti provenienti dal Goriziano e pure da Trieste: “Il fai da te è cresciuto moltissimo durante la pandemia – spiega il direttore -. Nella prima fase, quando è partito il lockdown, è sembrato che tutti avessero deciso di dare una rinfrescata alla casa. Le vernici e tutti gli articoli correlati, come i prodotti per mascherare, pennelli, stucchi, diluenti, sono andati letteralmente a ruba tanto che in aprile ci siamo trovati in difficoltà a causa del rallentamento della catena di approvvigionamento. Durante questa prima fase dove si vendevano i materiali più indispensabili e quanto serviva per piccoli interventi, tutti si sono concentrati sugli interni. Poi è arrivato il caldo e c’è stata la ricorsa agli articoli dedicati al giardinaggio. E’ stata caccia agli arredi per esterni e soprattutto alle piscine tanto che erano diventate quasi introvabili. Molti, dovendo restare a casa, si sono dati un gran da fare e chi non ha perso il lavoro ha impiegato i soldi accantonati per le ferie per migliorare casa. Nel settore dell’utensileria abbiamo registrato l’aumento della vendita di elettroutensili anche di livello professionale e di semilavorati in legno come i pannelli, assi e via dicendo per piccoli lavori di falegnameria che comunque richiedono una certa manualità”.
Casa e ovviamente giardino: “Ho notato che nel giardinaggio c’è moltissima voglia di fare da soli in Friuli – conferma Fazio – moltissimi si sono impegnati nel realizzare recinzioni e altri interventi che non sono alla portata di chiunque. L’incremento di attenzione verso la cura della casa è stata confermata anche dall’afflusso massiccio alla nostra mostra e dall’aumento di ristrutturazioni commissionate agli artigiani con i quali collaboriamo fornendo un servizio chiavi in mano”.