Vincere la sfida del ripopolamento e dare nuova vita ai piccoli centri è l’obiettivo del Piano nazionale borghi previsto dal Pnrr. Le risorse a disposizione sono molto importanti. Sul tavolo c’è un miliardo di euro per il rilancio di 250 borgi italiani, di cui 7milioni e mezzo circa sono per il Friuli-Venezia Giulia. L’avviso pubblico è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.
L’investimento è suddiviso in due linee d’intervento. La prima è dedicata a progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna regione o provincia autonoma per un totale di 21.
I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come scuole o accademie di arti e mestieri, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (Rsa), dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali La seconda è finalizzata alla realizzazione di progetti presentati dai Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti. I progetti potranno prevedere interventi, iniziative o attività in ambito culturale e in quelli dell’istruzione, della ricerca, del welfare, dell’ambiente o del turismo. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
La domanda per accedere al bando dovrà essere presentata entro il 15 marzo. Alla presentazione delle candidature seguirà una fase negoziale condotta da un comitato tecnico istituito dal Ministero della cultura al quale partecipano un rappresentante delle regioni, un rappresentante dell’Anci (Associaziome nazionale comuni italiani) e un rappresentante delle associazioni partecipanti al comitato di coordinamento borghi. Il percorso di verifica, mirato all’accertamento della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del Pnrr, si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle 21 proposte e l’assegnazione delle risorse al soggetto individuato per ogni singola proposta.
Con bando successivo, i 200 milioni di euro della seconda componente saranno assegnati alle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzati nei comuni selezionati. Questi ulteriori fondi saranno utilizzati per la realizzazione dei progetti di rigenerazione culturale.
Dal castello partono idee per il territorio
Anche per Marco Maurmair, sindaco di Valvasone Arzene, uno dei borghi più belli d’Italia, il bando del ministero della Cultura è un’occasione da non perdere. “Il Comune – spiega il sindaco Markus Maurmair – ha affidato all’azienda regionale Meraki di Marco Marinuzzi il supporto agli uffici per la stesura di progetti da presentare sulle varie linee di finanziamento che i ministeri stanno promuovendo con bandi che sono stati pubblicati in un lasso temporale estremamente contenuto. Effettivamente è una corsa contro il tempo e in questo momento stiamo chiedendo agli uffici di concentrarsi sulle grandi opportunità che i tanti miliardi europei potrebbero garantire alle nostre comunità anche se le risorse sono finalizzate per opere e interventi specifici e dovremo saper sfruttare le caratteristiche del nostro territorio e i beni che abbiamo a disposizione”.
E’ chiaro che il Piano nazionale borghi pone al centro Valvasone. “Questo bando – spiega il sindaco – diventa una carta importante da giocare per cercare di portare a casa oltre 1,5 milioni di euro per rivitalizzare il paese dal punto di vista culturale, sociale ed economico con ricadute a favore dell’intero comune”. Il sindaco non si farà trovare impreparato. Infatti ha già chiaro l’obiettivo da proporre.
“L’Amministrazione comunale – continua il primo cittadino – ha organizzato un incontro aperto ai vari portatori d’interesse, associazioni, aziende private e istituzioni locali e non solo al fine di creare un coinvolgimento che porterà alla definizione di almeno dieci interventi che dal castello di Valvasone porteranno a promuovere il turismo come forma di rilancio dell’economica locale”. L’appuntamento è già fissato. “L’incontro – conclude Maurmair – è previsto martedì prossimo, alle 20.45 da remoto. L’invito sarà esteso a tantissimi soggetti perché se vogliamo avere una possibilità di vittoria, che significa portare a casa 1,6 milioni di euro, la si avrà solo lavorando insieme”