In seguito alle continue segnalazioni di odori molesti, rilevate dei cittadini tra il Capoluogo e la frazione di Cecchini, l’ufficio Ambiente del Comune di Pasiano, in accordo con l’Arpa Fvg – l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – e l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, ha affidato il rilievo e il continuo monitoraggio delle emissioni olfattive per valutare la qualità dell’aria.
“Arpa è intervenuta con sopralluoghi puntuali in più punti del territorio, anche nella zona industriale per presunta fonte del nuovo odore, ma in realtà non l’unica ipotesi possibile – afferma l’assessore all’Ambiente e difesa del suolo Marta Amadio -. L’odore simile all’ ammoniaca che da alcuni mesi, a volte ripetutamente a volte solo a zaffate, si manifesta in modo nauseante è un odore nuovo per il nostro territorio e crea disagio alla cittadinanza poiché non conoscendone la natura e la fonte non sa esattamente cosa respira”.
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha avuto un confronto anche con una decina di stabilimenti della zona industriale di Cecchini che, in via collaborativa, hanno fornito ulteriori informazioni ed elementi di approfondimento.
“Metteremo in campo tutta la collaborazione necessaria con gli enti preposti e le competenze dell’amministrazione e dell’ufficio Ambiente per risolvere la problematica – afferma il Sindaco Edi Piccinin -. L’aiuto della cittadinanza è fondamentale con segnalazioni puntuali per restringere il campo sulla fonte e sulla responsabilità degli odori”.
Sempre in merito al tema, Pasiano ha aderito alla campagna informativa a fumetti “RespiriAmo” promossa dal Comune di Pordenone, per adottare misure di contenimento delle polveri sottili che limitino l’inquinamento. Un progetto condiviso da 14 Comuni dell’area pordenonese che hanno scelto di ridurre le emissioni da riscaldamento e da fuochi all’aperto. Dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno, infatti, quando il limite di polveri sottili presenti nell’aria viene superato, scattano le limitazioni.
La campagna è stata divulgata attraverso la distribuzione di depliant e manifesti tra le scuole e le bacheche pubbliche e pieghevoli nelle case dei cittadini. Tra i consigli veicolati dalla campagna quello dell’utilizzo di mezzi di spostamento alternativi all’auto, abbassare il riscaldamento domestico, privilegiare prodotti locali “a chilometro zero”, prendersi cura delle piante che producono aria pulita.
“Nei confronti dei bambini questo progetto mira a far acquisire loro facili nozioni di tutela ambientale accanto a progetti didattici già in corso come la ‘merenda sana’ (per promuovere stili di vita sani e protettivi contro le malattie croniche), ‘scuola in movimento’ (per motivarli ad integrare l’attività fisica e il movimento nel proprio quotidiano scolastico) e l’uso della bicicletta in riferimento agli aspetti legati alla sicurezza stradale”.