Giovedì 14 aprile, alle 9.30 in Cattedrale a Udine, l’Arcivescovo Mazzoccato presiederà la Santa Messa del Crisma nel corso della quale saranno ricordati 21 giubilei sacerdotali. Tra questi anche quello di monsignor Mazzocato, che quest’anno festeggia il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Il giorno di Pasqua, alle ore 9, l’Arcivescovo sarà nella Casa circondariale di via Spalato, a Udine, dove presiederà la Messa per i detenuti, il personale e i volontari e dove contestualmente bendedirà la nuova cappella.
Sintonizzandosi su Radio Spazio sarà possibile seguire in diretta la Santa Messa «In Coena Domini», la «Passione del Signore» del Venerdì Santo, la Veglia e il Pontificale di Pasqua.
Di seguito riportiamo il Messaggio pasquale
Cari Fratelli e care Sorelle,
viviamo la Santa Pasqua di quest’anno portando negli occhi e nel cuore le immagini della strage di persone indifese che l’insensata aggressione armata all’Ucraina continua cinicamente a perpetrare. Se mai ci fosse bisogno di conferma, credo sia evidente a tutti che la guerra è opera di satana, che odia la vita e Colui che ne è l’autore, Dio Padre creatore. Satana ha ancora una volta trovato alleati, i quali hanno nel cuore l’istinto omicida di Caino e collaborano all’identica opera di morte.
Quei corpi abbandonati senza alcun rispetto lungo le strade o nelle fosse comuni delle città ucraine hanno addosso il sangue di Abele che chiede giustizia. La chiedono le mamme uccise con i loro bambini o mentre coprivano col proprio corpo i figli per salvarli da quell’inferno.
Ma chi può fare loro giustizia? Chi può restituire, cioè, il bene primario della vita che è stato loro iniquamente strappato? Non rientra tra le possibilità di qualsiasi tribunale umano, che potrà essere anche in futuro costituito. Noi siamo troppo deboli per riparare l’opera di morte del demonio e dei suoi emissari.
E Dio, dal canto suo, può rendere giustizia alle vittime della guerra in Ucraina e delle tante altre guerre che i mezzi di comunicazione per lo più non ci documentano? O tace anche Lui? A queste grandi domande ha risposto Gesù con la sua santa Pasqua di passione morte e risurrezione che stiamo per celebrare.
Egli è il Figlio di Dio Padre che si è fatto uomo proprio per portare la giustizia divina in mezzo a noi umani, intossicati dal maligno e dalle sue opere di peccato. A differenza della nostra, però, la sua giustizia non è condanna del colpevole, ma perdono e misericordia. Offre ai peccatori la possibilità di purificare i loro cuori dagli istinti di cattiveria e di violenza, in modo che non ci siano più né carnefici, né vittime, ma fratelli che si amano.
I vangeli raccontano che nell’agonia vissuta nel Getsemani, Dio Padre ha dato da bere a Gesù, suo Figlio, un calice amarissimo dov’era deposta ogni forma di male da noi umani compiuto, comprese le infernali violenze che si stanno perpetrando in Ucraina. Egli ha assorbito tutto questo male nel suo corpo e nel suo cuore donando sempre e solo misericordia e perdono, fino all’offerta totale di sé sulla croce. L’Amore infinito che aveva nel cuore ha vinto su ogni male, anche sulla morte; Egli è risorto dal sepolcro il mattino di Pasqua inaugurando una Vita nuova ed eterna che non patisce più né lacrime, né ingiustizie.
In quel suo “paradiso” egli accoglie anche i suoi fratelli e sorelle che sono stati distrutti dall’odio e dalle violenze, da Abele fino alle povere vittime abbandonate lungo le strade in Ucraina. Noi possiamo far poco per loro, ma Gesù va a raccoglierle una per una e le porta con sé.
È pronto ad accogliere anche i loro carnefici: se, come il ladrone crocifisso alla sua destra, si pentono e invocano la sua misericordia, c’è posto anche per loro nel suo paradiso.
Questa è la giustizia che Gesù ha portato e continua a realizzare tra noi uomini con la sua croce e risurrezione.
A noi che siamo uniti a Lui col battesimo, chiede di allearci nella sua lotta vittoriosa contro il demonio e la sua opera infernale di ingiustizia e di morte. Se a volte il male ci sembra troppo potente, rinnoviamo la nostra speranza guardando verso Gesù crocifisso e verso il suo cuore squarciato, dal quale ha spigionato l’Amore più forte della morte.
Auguri di una Santa Pasqua con la benedizione del Risorto.
Le celebrazioni del Triduo Pasquale
In Cattedrale Messa crismale e Cena del Signore
In Cattedrale a Udine le celebrazioni del Triduo pasquale inizieranno domani 14 aprile, Giovedì Santo, con la S. Messa del Crisma, alle ore 9.30, e la Messa in Coena Domini, alle 19.
Durante la S. Messa crismale saranno benedetti gli oli che si useranno nel corso di tutto l’anno liturgico per celebrare i sacramenti e tutti i sacerdoti e i diaconi del clero diocesano si raduneranno attorno all’Arcivescovo per rinnovare le loro promesse. Si vivrà così un momento particolarmente solenne e molto sentito in occasione del quale saranno anche ricordati ben 21 giubilei sacerdotali e tra questi il 50° anniversario dell’Arcivescovo mons. Andrea Buno Mazzocato, ordinato sacerdote il 3 settembre 1972.
21 giubilei sacerdotali, tra cui l’Arcivescovo
Il “decano” dei sacerdoti che quest’anno festeggiano il giubileo è don Remigio Tosoratti, classe 1924, con ben 75 anni di Messe. Lo “segue” don Silvio Prestento, che ne ha raggiunti 70. Mons. Adriano Caneva, don Gio.Batta Della Bianca e don Renato Vezzio 65. 60 anni di sacerdozio per don Giuseppe Dush; mons. Giuseppe Faidutti e mons. Mario Qualizza. 55 per mons. Angelo Del Zotto, don Giacinto Miconi, don Valentino Quinz, don Pietro Salvador, don Onorino Trigatti. 50 per l’Arcivesocovo mons. Andrea Bruno Mazzocato e per mons. Giordano Cracina, don Tarcisio Puntel, don Carlo Rinaldi e don Renato Zuliani. Infine, festeggiano 25 anni di sacerdozio don Harry Della Pietra, don Plinio Donati e p. Claudio Santangelo.
Passione del Signore e Via Crucis cittadina
Il 15 aprile, Venerdì Santo, alle 15 in Cattedrale, si vivrà la solenne Adorazione della Croce nella celebrazione della Passione. Già alle ore 9, però, mons. Mazzocato celebrerà l’Ufficio delle letture e le Lodi assieme ai canonici, alle religiose consacrate e ai fedeli laici (preghiera che ripeterà anche sabato). Alle 21, l’Arcivescovo guiderà la «Via Crucis» cittadina, con partenza dalla Cattedrale.
Grande Veglia e celebrazioni di Pasqua
Sabato Santo (16 aprile), il giorno del grande silenzio, alle 21 l’Arcivescovo presiederà la solenne Veglia pasquale in Cattedrale, durante la quale saranno battezzati quattro catecumeni adulti che riceveranno anche i sacramenti della Cresima e della Comunione.
Ed eccoci al giorno di Pasqua, domenica 17 aprile. Come da tradizione, mons. Mazzocato, prima di presiedere il solenne Pontificale in Cattedrale il Pontificale alle ore 10.30, si recherà nella Casa circondariale di Udine dove celebrerà l’Eucarestia con i detenuti (lunedì 18 lo farà al carcere di Tolmezzo). Sarà un momento particolarmente importante perché dopo anni di attesa, finalmente il carcere di Udine ha la sua cappella per celebrare la Santa Messa. È stata ricavata in una grande sala dell’edificio di via Spalato, che permette di contenere dalle 30 alle 40 persone. Sarà benedetta proprio il giorno di Pasqua dall’Arcivescovo di Udine che ha fortemente desiderato che questo ambiente venisse realizzato, sostenendo anche finanziariamente i lavori.
Infine, sempre nel giorno di Pasqua, alle 17 presiederà la celebrazione dei Vespri.
Sintonizzandosi su Radio Spazio sarà possibile seguire in diretta la Santa Messa «In Coena Domini», la «Passione del Signore» del Venerdì Santo, la Veglia e il Pontificale di Pasqua.