Nel pieno rispetto delle norme per il contrasto e la prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19, si è svolto oggi il passaggio di consegne tra il Generale di Brigata Alberto Vezzoli e il parigrado Fabio Majoli.
Nel chiostro cinquecentesco della Caserma Di Prampero di Udine, dopo quasi tre anni in Friuli, il generale Vezzoli ha ceduto il comando di una delle brigate più prestigiose dell’Esercito. Durante il periodo trascorso alla guida delle penne nere della Julia, il generale Vezzoli ha condotto la brigata per la prima volta al Comando dell’Operazione Strade Sicure a Roma, da giugno a dicembre 2019, e per la quinta volta in Afghanistan, in conformazione Multinational Land Force, per la Missione Nato Resolute Support, da luglio 2020 a gennaio 2021.
Alla cerimonia hanno preso parte tutte le Bandiere di guerra dei Reparti della Julia, unità dislocate in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Il Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, Comandante delle Truppe Alpine, ha presieduto la cerimonia quale massima autorità militare, oltre alle rappresentanze delle Forze Armate Slovene, Ungheresi e Statunitensi. A testimonianza del forte legame della Julia con il territorio erano presenti il Prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, il Sindaco Pietro Fontanini, l’Assessore regionale alle finanze, Barbara Zilli, in rappresentanza della Giunta Fvg e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, la professoressa Paola Carnielli Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare e il Presidente del Consiglio regionale Piero Mario Zanin.
Il Generale Vezzoli, nel suo discorso di commiato, ha voluto sottolineare la propria soddisfazione per quanto realizzato assieme, in questi due anni e nove mesi e ha manifestato la propria riconoscenza per la professionalità e i sacrifici fatti.
Il Generale Majoli, che ha da poco lasciato l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Truppe Alpine di Bolzano, ha espresso la sua profonda gratitudine al Comandante delle Truppe Alpine per l’onore dell’incarico assegnatogli, di Comandante della Julia. Fiero di rientrare nei ranghi della Brigata in Friuli, dopo le assegnazioni precedenti in Alto Adige e Veneto, Majoli ha salutato, rivolgendosi al Sindaco, tutti i cittadini della città di Udine, affermando che le penne nere della Julia “sono e saranno sempre a vostra disposizione”.
A premessa della cerimonia, i due Comandanti, accompagnati da un picchetto in armi e dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia, hanno deposto una corona d’alloro ai monumenti ai Caduti della Brigata situati all’interno della stessa sede di via Sant’Agostino, al Tempio Ossario e al Tempietto di Piazza Libertà a Udine.
“La Regione ringrazia, anche per l’impegno profuso durante la pandemia, il comandante uscente della Brigata alpina Julia, il generale Alberto Vezzoli, che con i suoi uomini ha solo pochi mesi fa riportato a casa, a Venzone, la bandiera di guerra dell’ottavo Reggimento dall’Afghanistan. Lo saluta con un ‘mandi’ intriso di riconoscenza e dà il benvenuto al generale Fabio Majoli che potrà trovare in Friuli un popolo orgoglioso dei suoi alpini”, è il messaggio che ha voluto portare l’assessore Zilli, a margine della cerimonia. “Un legame fatto d’identità, fratellanza, aiuto reciproco che rimane intatto nel tempo, anche se cambiano gli scenari, la tecnologia, l’attività stessa della brigata secondo l’assessore regionale che non ha mancato di evidenziare i valori degli alpini: la lealtà, lo spirito di sacrificio, il coraggio e la fedeltà alla bandiera, in tempi di pace e in tempi di guerra”.
Zilli ha espresso riconoscenza “per quanto gli alpini hanno fatto per il Friuli e continuano a fare anche sugli scenari internazionali, come l’Afghanistan, operando sempre per il bene della popolazione locale”.
“Un momento importante che lega la brigata alpina Julia ai valori e alle tradizioni del Friuli. Un simbolo prezioso dell’alleanza tra popolo, esercito, alpini e istituzioni”, ha detto Zanin, rimarcando il significato del passaggio di consegne al comando della brigata alpina Julia. Il presidente dell’Assemblea Fvg ha anche voluto sottolineare che si tratta di “una pagina importante, perché segna un momento di trapasso tra una guida e l’altra ma, di fatto, esalta al tempo stesso in maniera concreta i valori dell’alpinità rappresentati dalla Julia che si sposano in maniera perfetta con il carattere, il carisma, la tradizione e la storia della gente friulana”.