Un’Italia di Passioni, unita, sotto la Croce, nella meravigliosa capitale europea della cultura che parla Italiano e di Unesco.
Parte da questa esperienza l’ultima fase dei lavori dell’Associazione Culturale “Un Grup di Amis” di Ciconicco di Fagagna per la 41a edizione della Sacra Rappresentazione Vivente in costume della Passione di Cristo, che ogni anno si rinnova, proponendo nuove scenografie, nuovo testo, nuove musiche, luci e costumi. L’appuntamento è per Venerdì Santo, 19 aprile, alle 21 sulle colline di Ciconicco di Fagagna,
con quell’atmosfera speciale fatta di suoni, luci, emozioni, che ormai è una tradizione ed un patrimonio da promuovere e tutelare. Quest’anno la location, l’anfiteatro naturale delle bellissime colline moreniche sovrastanti il paese, sarà spostata nello spazio sovrastante gli impianti sportivi del Car Ciconicco, per dare al pubblico una nuova prospettiva. “Qui Salvandos Salvas Gratis” (titolo della 41 edizione) parlerà di gratuità, del rapporto tra l’uomo ed il denaro, ponendo lo spettatore di fronte a una riflessione sui veri valori della propria vita, in contrapposizione al loro prezzo.
Un tema che il regista, Giacomo Trevisan, ha voluto attualizzare collegandolo visivamente a contesti contemporanei, attuali e riconoscibili dal pubblico.
Una sorta di provocazione calata tra le scenografie che le persone del paese hanno costruito sotto la supervisione di Luigina Tusini, scenografa ed artista che da tempo collabora con “Un Grup di Amis”.
Gli attori, quasi un centinaio di ogni età, sono persone comuni di Ciconicco e dagli abitati circostanti, che vivono con spirito quasi sacrale quest’esperienza, interpretando – da non professionisti – in modo coinvolgente il pubblico che potrà assistere alle scene della Passione ed essere interrogato sul tema della gratuità che caratterizza l’edizione di quest’anno.
Tutto questo fa parte del Venerdì Santo di Ciconicco, una Passione che fa parte di un patrimonio vissuto trasversalmente sul panorama italiano, dalle varie generazioni che l’hanno vissuto ed attraverso le persone che lo hanno saputo perpetrare nel tempo, alle quali l’Ass. Cult. “Un Grup di Amis” rende grazie.Ma la Passione di Ciconicco è arrivata anche a Matera, nei luoghi di Pasolini e Gibson.
Che cosa hanno in comune il colossal holliwoodiano “The Passion” di Mel Gibson (2004), l’opera pasoliniana “Il Vangelo Secondo Matteo” (1964) e “Qui Salvandos Salvas Gratis”, 41a Sacra Rappresentazione della Via Crucis di Ciconicco?
Tutti e tre sono passati per Matera: i due lungometraggi infatti furono realizzati nel capoluogo della Basilicata eletto a capitale europea della cultura 2019, mentre la Passione ciconicchese è stata protagonista, assieme ad alcuni suoi rappresentanti, della Via Crucis realizzata il 30 marzo ultimo scorso da Europassione per l’Italia tra i sassi materani.
Oltre 200 persone, provenienti da ogni parte d’Italia da gruppi che a loro volta realizzano una Sacra Rappresentazione in periodo pasquale, hanno dato vita in 4 repliche, ad una Via Crucis itinerante lungo le strette vie di Matera; il pubblico, condotto da un attore-guida, ha assistito alle scene della Passione tra i suggestivi angoli dell’antica città, un evento unico e dal significato immenso, capace di commuovere alle lacrime diversi spettatori. Coordinata dalla regia di Anna Maria Ponzellini, sulla base del testo redatto dal Prof. Claudio Bernardi dell’Università Cattolica di Milano, questa Sacra Rappresentazione è stata organizzata appunto da Europassione per l’Italia; nata nel 2003, riunisce ad oggi oltre una trentina di Passioni su tutto il territorio nazionale e sta portando avanti il progetto “Prospettiva UNESCO”, con l’obiettivo di vedere riconosciuta la ricchezza delle Passioni italiane come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.
“Una realtà che era già pronta con tutte le caratteristiche utili ad intraprendere questo percorso, ed aspettava solo di essere accompagnata nel progetto nato bottom-up, con una spinta dal basso, dalle persone che in questa occasione hanno dato prova di formare una comunità basata su elementi di altissimo valore immateriale, comuni e condivisi” ha dichiarato Patrizia Nardi, responsabile tecnico-scientifico del progetto Unesco per Europassione Italia.
Una prova, dunque, che il patrimonio delle Passioni italiane ha un valore indiscutibilmente alto, non solo per il suo aspetto culturale, ma anche sociale.
info www.ciconicco.it