‘La pedemontana gemonese: incontro di ciclovie o nodo sconnesso?’. E’ questo il titolo dell’incontro in programma sabato 10 giugno, dalle 10, a palazzo Orgnani–Martina a Venzone. La Regione ha previsto la realizzazione di 10 ciclovie di prioritario interesse; di queste, ben quattro dovrebbero incrociarsi nel territorio gemonese, ovvero la Fvg 1 Alpe Adria, la Fvg 3 Pedemontana, la Fvg 6 Tagliamento e la Fvg 8 Carnica. Purtroppo neppure la Fvg 1, tratto italiano della famosa e pluripremiata Salisburgo – Grado, può dirsi terminata e, anzi, proprio nel tratto gemonese vede le sue maggiori carenze. A questa ciclovia e alle sue possibili ricadute anche economiche, i Circoli Legambiente della Carnia e del Gemonese hanno dedicato nel corso del 2016 una specifica conferenza, che si è tenuta a Ospedaletto nel mese di aprile.
Quest’anno i Circoli Legambiente, insieme alla Fiab di Udine, vogliono allargare lo sguardo alle altre ciclovie mancanti per delinearne possibili ipotesi di realizzazione e invitano alla conferenza in programma a Venzone. Nel corso dell’incontro si metteranno a confronto i rappresentanti delle istituzioni direttamente coinvolte (e quindi per la Regione, con l’assessore Mariagrazia Santoro e per le Uti Gemonese e Carnica i relativi presidenti Aldo Daici e Francesco Brollo) con i rappresentanti delle associazioni coinvolte (Legambiente e Fiab) per fare il punto della situazione delle opere realizzate e di quelle realizzabili.
Partendo dalla recente inaugurazione del tratto Resiutta-Moggio saranno esaminati tra gli altri i progetti di completamento per arrivare a Carnia prima e, quindi, a Venzone; saranno discusse le proposte di riutilizzo dei sedimi ferroviari dismessi (come il tratto Gemona – Artegna) oppure solo sospesi (come il tratto Carnia – Tolmezzo), si valuteranno i possibili itinerari per la Fvg 3 Pedemontana che dovrà accompagnare la prossima riapertura della ferrovia Gemona-Sacile e si esamineranno le criticità ancora presenti per uno sviluppo anche turistico della mobilità ciclistica.
Tema specifico della seconda parte della conferenza, introdotta dalla relazione del presidente del circolo Sandro Di Bernardo, sarà quello di esaminare possibili approcci e collegamenti ai principali siti di interesse naturalistico presenti nel nostro territorio attraverso i percorsi delle ciclovie.
Saranno quindi portate le specifiche esperienze sul tema della mobilità ciclistica del Parco delle Prealpi Giulie attraverso il suo direttore Stefano Santi e sarà illustrata dal presidente dell’associazione Valle del Cormor Ilaria De Marchi il tentativo in atto di rivitalizzare e promuovere il percorso naturalistico Ippovia del Cormor da parte dei volontari stessi.
Infine una stimolante, concreta e suggestiva proposta di realizzare una ciclovia del Tagliamento che in sponda sinistra renda fruibile il grande fiume alpino verrà presentata dall’architetto Edo Piantadosi.
Abbinare fruibilità dolce del territorio con la sicurezza che le ciclovie offrono pensiamo possa e debba essere una delle chiavi per uno sviluppo armonico e sostenibile del nostro territorio anche in chiave turistica.