E’ stata presentata questa mattina, lunedì 8 aprile, nella sede delle Acli di Trieste, la manifestazione “People – prima le persone Fvg”, in programma sabato 13 aprile, alle 15.30 in Largo Barriera, e che si concluderà alle 18.30 in Piazza Unità.
“Ci aspettiamo una grande manifestazione partecipata e colorata, ricca di diversità – afferma don Pierluigi Di Piazza del Centro Balducci di Zugliano – con realtà che provengono da tutto il Friuli Venezia Giulia”. Dipiazza delinea quindi il quadro generale: “Il governo approva misure che creano incertezza e insicurezza, di cui il decreto sicurezza è la prova più evidente”. Ma davanti a una paura fomentata e strumentalizzata dalla politica, continua Di Piazza, “ci sono le sensibilità e le esperienze positive di moltissime persone che sentono, dentro di sé, il richiamo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”.
Su questa spinta abbiamo deciso di scendere in piazza a Trieste, “città che ha un passato storico importante, di convivenza pacifica tra persone di diverse culture e fedi religiose. Faremo riemergere la memoria positiva della città – conclude Di Piazza – affermando che prima di tutto vengono le persone, al di là delle loro differenze”.
“Hanno aderito alla manifestazione oltre 135 realtà – spiega Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà – e ne arriveranno altre nel corso della settimana”. Queste realtà rappresentano, secondo Schiavone, “uno spaccato della società civile della nostra Regione di diversa estrazione politica, religiosa e culturale”. Le politiche discriminatorie e xenofobe portate avanti dal governo nazionale e da quello regionale, precisa Schiavone, “fomentano la divisione sociale e la guerra tra i poveri”, mentre una regione di frontiera come il Friuli Venezia Giulia “può prosperare solo se si presenta come un territorio aperto alle diversità”.
Dell’adesione dei Comuni del Fvg alla manifestazione si occupa Andrea Bellavite, sindaco di Aiello: “sono quindici i Sindaci che hanno dato finora la propria adesione e altri si stanno aggiungendo. Le politiche nazionali e regionali stanno creando un mare di problemi alla gestione ordinaria della vita delle comunità”. “Chiediamo perciò – conclude Bellavite – un cambiamento della legge anche in direzione tecnica e operativa affinché non siano messi in difficoltà assistenti sociali e servizi”. Infine è intervenuto anche Peppe Dell’Acqua, che annuncia un’adesione inaspettata alla manifestazione: “Per la prima volta, dopo il 25 febbraio 1973, Marco Cavallo parteciperà a un corteo cittadino”. Dopo aver aperto le porte dell’ex OPP di Trieste, chiedendo il rispetto dei diritti umani delle persone che soffrono di disagio mentale, il cavallo blu simbolo della rivoluzione basagliana sarà al fianco di chi chiede, ora, di mettere “prima le persone”. Questo perché, conclude Dell’Acqua, “l’etica di Marco Cavallo è sempre stata “prima le persone”: così come bisogna considerare le persone prima e oltre il loro disagio psichico, lo stesso vale per la loro etnia”.