Ritorna a farsi sentire il Comitato spontaneo “Salviamo viale Venezia” di Udine contrario alle rotonde, una delle quali è già in realizzazione (sono partite le procedure di scavo e la viabilità è modificata). Nella lettera inviata al sindaco Pietro Fontanini, agli assessori, ai consiglieri comunali e alla Soprintendenza del Fvg, il Comitato rileva come viale Venezia, inserita nel piano urbano del traffico del Comune di Udine, come strada interquartiere, non possa essere trasformata in una strada a scorrimento veloce, scenario che si verificherebbe con le tre rotonde in una strada breve. Fra l’altro, il Piano urbano e le norme correlate prevedono che si debba tenere conto “oltre che delle problematiche relative al traffico, anche delle esigenze di fruibilità legate a specifici fattori insediativi”. Interventi distruttivi come questi comporteranno un aggravio notevole della pressione del traffico dalle laterali con una prevedibilissima impennata dell’inquinamento atmosferico, fattore che, in tempi di Covid19, non sono certo da sottovalutare visto che il virus è portato anche dal particolato atmosferico (vedasi le posizioni ufficiali della SIMA, Società italiana medici per l’ambiente)
La realizzazione delle tre rotonde implica l’abbattimento di alberi di pregio storico e ambientale, tutelati dalle leggi e dall’art. 33 bis del Regolamento Edilizio Comunale. La zona di intervento è considerata dalla Soprintendenza Archeologica delle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia (parere vincolante del 18 ottobre 2019) di “notevole interesse pubblico, storico e ambientale”, e come tale, patrimonio di tutti i cittadini”.
“Il Comitato – rende noto la portavoce Irene Giurovich – chiede di nuovo all’amministrazione comunale, alla luce anche del ricorso pendente al Capo dello Stato e di altri ricorsi in essere, la sospensione dell’iter amministrativo. Il Comune deve adeguare gli strumenti urbanisti alle previsioni del Piano paesaggistico regionale, pertanto il Comitato chiede che viale Venezia venga inserito nel Piano regionale quale viale alberato da tutelare per i cospicui caratteri di bellezza materiale, memoria storica, compresi gli alberi ai sensi dell’art. 136 D.Lgs. 42/2004″.
Infine, il Comitato domanda che la decisione riguardante la rotonda da realizzarsi con fondi privati da parte di LIDL ITALIA, opera di interesse pubblico, sia valutata in totale coerenza e unicità rispetto a tutto il Viale e, conseguentemente, venga sospeso l’iter amministrativo ad essa correlato, tenendo separati gli interessi pubblici da quelli privati.