Secondo i riscontri dell’Università degli Studi di Udine, gli studenti della facoltà di Lettere sono tra quelli che meno rispondono positivamente all’Erasmus, ovvero alla possibilità di svolgere un periodo di studi in un’Università all’estero.
Molti professori ribadiscono l’importanza di questa esperienza, un’aggiunta al percorso formativo di base e un allargamento dei propri orizzonti. E allora perché gli studenti di Lettere sono risultati scarsamente interessati all’uscita degli ultimi bandi Erasmus?
Alcuni professori ipotizzano che i ragazzi ritengano, a torto, che tale esperienza non sia utile ai fini di una facoltà improntata fondamentalmente sugli studi italianistici.
Avendo concentrato l’esercizio sul proprio idioma, inoltre, hanno forse trascurato le lingue straniere e pertanto sono spaventati dall’idea di dover comunicare, assistere a lezioni e soprattutto sostenere esami in una lingua a loro poco familiare.
La preparazione di un laureato in Lettere non deve, però, limitarsi alla lingua italiana e studi italianistici.
Le competenze riguardo alle letterature comparate europee ed extraeuropee sono fondamentali. Inoltre, anche gli stessi studi di letteratura italiana sono particolarmente tenuti in considerazione, soprattutto in Francia, dove la presenza di docenti che conoscono la nostra lingua è significativa.
Senza contare poi il prestigio che Germania e Inghilterra vantano nell’ambito degli studi filologici classici, essenziali per chi sceglie il curriculum di Lettere classiche.
Essere a conoscenza di nuovi metodi di studio, di analisi e di insegnamento diversi dai nostri offre ulteriori strumenti di comprensione e arricchisce il bagaglio personale.
Non ultimo per importanza c’è anche il vantaggio di imparare a parlare fluentemente un’altra lingua. Quest’ultima abilità è importante per la competizione nel mondo del lavoro di oggi, garantisce per di più la possibilità di una professione all’estero, per esempio quella dell’insegnante di italiano, molto richiesto. Sfatato questo mito, si confida che i prossimi umanisti udinesi comprendano in misura maggiore le potenzialità di questo percorso e che portino alto l’onore della nostra eccellente Facoltà anche fuori dall’Italia.