Nel piccolo borgo di San Rocco, a Gorizia, quasi tutto è ultracentenario. La sagra, che per radicata tradizione va avanti da cinque secoli, la piazza, la comunità e le radici del borgo stesso. Anche la corale lo è: già negli anni ‘70 dell’Ottocento, l’Eco del Litorale segnalava una festa per i 140 anni di attività del coro della borgata.
Una storia, quindi, che affianca quella di ogni altra istituzione goriziana e che è molto sentita tra gli ‘ufiei’, gli abitanti di San Rocco. Un legame con la comunità che si è saldato lunedì 16 agosto con la consegna del premio ‘Mattone su mattone’ alla corale stessa da parte del Consiglio pastorale parrocchiale e dei fedeli presenti. Un evento particolare che è stato il coronamento di decenni di attività, ma anche perché è il 30esimo premio conferito. Numero tondo, dunque, per i cantori, diretti dalla maestra Giada Piani e accompagnati da più di quattro lustri all’organo da Vanni Feresin.
Non solo: è stata anche l’occasione per festeggiare i 20 anni di sacerdozio di don Ignazio Sudoso, attuale amministratore parrocchiale di Gradisca d’Isonzo e figlio spirituale di monsignor Ruggero Dipiazza, storico parroco di San Rocco. Un corale ‘grazie’ a chi accompagna le festività dall’alto della cantoria, come ha fatto oltretutto lunedì 16 stesso con l’esecuzione di un pezzo della Messe in C di Anton Bruckner e della Missa Secunda Pontificalis di Lorenzo Perosi, cavalli di battaglia del Coro Santa Lucia.