“Un ospedale da campo con 16 posti letto al Parco Moretti. Nove punti medici avanzati dove opereranno volontari Cri e Ana e dove sarà presente almeno un infermiere della nostra regione che conosce la città, in aggiunta ad altrettante squadre di volontari della Croce rossa abilitati alla rianimazione con defibrillatori, che si muoveranno a piedi. A disposizione anche 9 ambulanze della Croce rossa e un elicottero per l’eventuale trasferimento di pazienti dall’Ospedale di Udine e un autoarticolato della Protezione civile, collocato in piazza Primo maggio, che in caso di grave emergenza collettiva, potrà mettere a disposizione 16 posti letto. Il coordinamento sarà in capo alla Centrale operativa mobile in viale Ungheria”.
Nelle parole di Amato De Monte, direttore della Sores, c’è la descrizione del piano sanitario per l’Adunata, nato dalla convenzione tra l’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) e l’Associazione nazionale alpini di Udine.
Nelle giornate dell’Adunata si prevede l’impiego straordinario di circa 350 sanitari, mentre l’Ospedale di Udine ha già previsto alcune misure straordinarie. “Abbiamo rafforzato la copertura dei turni in Pronto soccorso e in Ortopedia, così come abbiamo aumentato le disponibilità del personale ‘a chiamata’ – spiega Luca Lattuada, direttore del Dipartimento di Assistenza ospedaliera di AsuFc -. Abbiamo previsto la possibilità di aggiungere fino a 6 posti letto in Terapia intensiva, 6 in seminitensiva, 3 nella stroke unit e fino a 24 posti per degenze ordinarie. Inoltre ci coordiniamo con gli ospedali del territorio (Tolmezzo, San Daniele, Latisana e Palmanova) per altre eventuali ricoveri”.