Da quasi trent’anni, una delle compagini storiche in regione è in prima fila per la sicurezza e il supporto in caso di necessità a Gorizia. E’ la squadra comunale di Protezione Civile del capoluogo isontino, che si conferma tra le più attive sul territorio provinciale e regionale e guarda sempre più ai giovani e alla collaborazione transfrontaliera. In queste settimane è in corso l’iniziativa ‘Primi passi in Protezione Civile’, che punta a coinvolgere i cittadini interessati ad avvicinarsi al mondo del volontariato e del soccorso.
“Un anno fa abbiamo fatto qualcosa di simile con gli scout e diversi nuovi volontari molto giovani si sono uniti alla nostra squadra – dice l’assessore comunale alla Protezione Civile, Francesco Del Sordi -. Quest’anno, invece, abbiamo voluto organizzare il corso negli spazi del ‘Punto Giovani’, rivolgendoci a tutta la cittadinanza, ma in particolare alle nuove generazioni. E l’interesse è grande: non solo si può imparare qualcosa di utile, per gestire situazioni di emergenza o potenziale pericolo, ma si può anche scoprire una nuova passione e il desiderio di spendersi per gli altri. Siamo soddisfatti di questo”.
La squadra comunale di Gorizia è composta da una cinquantina di volontari attivi e dispone di un notevole numero di mezzi e attrezzature: tra questi un autocarro, un’autobotte, un mezzo antincendio, un grande fuoristrada attrezzato per spalare la neve e due furgoncini.
In terra straniera
Nelle prossime settimane, poi, dovrebbe arrivare anche un nuovo veicolo: un fuoristrada di dimensioni più piccole, che sarà utile per accedere alle zone del centro storico e del territorio più impervie. La grande sfida che la Protezione civile di Gorizia si trova ad affrontare è quella data dal confine. “Molto spesso situazioni di emergenza o grandi eventi richiedono una collaborazione stretta e un lavoro d’intesa con i nostri omologhi sloveni – dice Del Sordi – e questa è una cosa che ci distingue da altre squadre. Possiamo contare da quest’anno anche su un nostro uomo, che è entrato a far parte del corpo dei vigili del fuoco volontari sloveni; attraverso di lui abbiamo un contatto diretto che altrimenti, per vie ufficiali, sarebbe difficile ottenere. Ed è anche sul fronte della collaborazione transfrontaliera che proveremo a crescere ulteriormente”.