A proposito di rivoluzione digitale, interessanti novità arrivano da Roma e potrebbero portare ingenti risorse sul nostro territorio, attraverso le università.
E’ infatti stato pubblicato in gazzetta ufficiale l’atteso decreto sulle “modalità di costituzione e sulle forme di finanziamento dei competence center, i centri di competenza ad alta specializzazione, previsti dal piano Industria 4.0, che favoriranno l’incontro tra il mondo della ricerca e le imprese. Il decreto mette a disposizione 40 milioni di euro, sette milioni e mezzo di euro al massimo per ciascuno dei poli universitari candidati a guidare questi centri.
Tra le università candidate, ci sono i Politecnici di Milano Torino e Bari, la Scuola Sant’Anna di Pisa, le Università di Bologna e Federico II di Napoli; la rete delle Università del Triveneto. Di quest’ultima fanno parte nove atenei, tra i quali quelli di Udine, Trieste e la Sissa.
Le università del Triveneto avevano siglato il protocollo di intesa il 30 settembre 2016 a Padova, per lo sviluppo congiunto di un competence center del Nordest nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0 del Governo Renzi. Allora il rettore dell’ateneo friulano Alberto Felice De Toni aveva parlato di momento storico che apre nuovi orizzonti di collaborazione e sviluppo.
“Pubblicato il decreto, ora si attende il bando – spiega Antonio Abramo, delegato dell’Università di Udine al trasferimento tecnologico. Speriamo che il documento espliciti in maniera più chiara regole e criteri di valutazione degli atenei candidati alla guida dei competence center, in modo – conclude Abramo – che si possa procedere alla stesura del piano industriale per la realizzazione del competence center del Nordest”.