Successo a Ronchi dei Legionari per la prima edizione di Colori e Sapori. L’appuntamento, promosso dalla Pro Loco, partito in sordina strada facendo ha avuto riscontri oltre le aspettative.
Il bilancio, dunque, è con il segno più. Una kermesse per tutte le età, dai più piccoli – ce ne sono stati moltissimi – ai più anziani. Ospitata in un’area, quella degli impianti di base, ottima per questo tipo di iniziative.
Tre le aree espositive, ma una, la fattoria didattica, ha superato abbondantemente ogni aspettativa. Bambini, ma non solo, hanno potuto avvicinarsi al mondo che i cellulari non ti raccontano. Spazzolare i cavalli, salire in groppa a Rudolph l’asinello e fare una passeggiata per il parco, le arnie trasparenti per capire come le api lavorano, gli ornitologi con i loro animali che, per due giorni, sono diventati i nostri amici, saper conoscere i funghi, e alla fine del giro nella fattoria, la fame ha preso il sopravvento.
E allora si è avuta la possibilità di confezionarsi con le proprie mani il pane. I fiori, l’artigianato, il poter provare l’uso delle biciclette moderne e storiche, i mosaici e le attrezzature da giardino e da campo, hanno completato l’area Colori. Non poteva mancare la parte assaggio vini, l’olio di oliva fatto con le olive dei giardini del mandamento e le proposte di alcune aziende locali, con i loro prodotti, molto apprezzati dai visitatori.
A questa prima edizione hanno partecipato anche tre aziende della Slovenia con prodotti che sono stati molto apprezzati dal pubblico. “Un lavoro che è cominciato molto tempo fa, che ha incontrato, causa Covid, molti ostacoli, ma chi la dura la vince. Abbiamo avuto la necessaria tenacia – sono le parole della presidente, Maria Patrizia Pallaro – per arrivare al termine di questa prima edizione. Oggi possiamo dire che abbiamo avuto ragione, il risultato positivo ha annullato le fatiche per organizzare l’evento. Un ringraziamento va doverosamente dato al circolo di Protezione civile, a quello dei Vigili del Fuoco di Gorizia, alle Pro Loco di Fogliano Redipuglia, di San Canzian d’Isonzo e di Monfalcone e al Consorzio isontino”.