L’aeroporto del Friuli Venezia Giulia amplia la sua offerta con un nuovo scalo. Da sabato 10 settembre, infatti, è stata attivata una nuova linea con lo scalo aereo di Istanbul Sabina Gokcen che funzionerà tre volte a settimana, martedì, giovedì e sabato; la partenza dalla città turca avverrà alle 10, mentre il decollo da Ronchi sarà previsto alle 12. Un collegamento che sarà operato dalla compagnia Borajet che grazie agli Embraer E-190 potrà portare fino a 100 passeggeri a viaggio.
Ma non si parla solo di turismo: “Nel percorso di riorganizzazione aziendale che stiamo portando avanti, oltre al recupero di efficienza della nostra struttura dei costi – ha affermato il presidente della Società Aeroporto Fvg, Antonio Marano – vogliamo concretizzare il potenziale del nostro scalo. Ci siamo dotati di una struttura focalizzata per lo sviluppo commerciale e l’incremento dei volumi di traffico.” Di fatto il potenziamento a livello regionale degli scambi non passa solo attraverso le strade aeree, ma anche per quelle marittime.
Il tutto in sinergia con gli altri operatori della Regione, come il Porto di Trieste. Zeno D’Agostino, commissario dell’Autorità Portuale di Trieste, si reputa fiducioso: “Il volo su Istanbul è l’esempio di come una stretta collaborazione tecnica e istituzionale tra aeroporto, porto e tutte le piattaforme logistiche della Regione non potrà che dare ottimi risultati. Questo nuovo collegamento non sarebbe stato possibile senza l’ottima performance del traffico Ro-Ro con la Turchia. Se il porto commerciale cresce davvero, ne beneficia l’intera economia dell’area e spinge la competitività complessiva del territorio”. Trieste e il goriziano, dunque, si riaffermano come un punto cardine per gli scambi commerciali tra l’Europa Occidentale e la Turchia.