Un’analisi che ha coinvolto qualcosa come 225 piante di alto fusto che si trovano in tre specifiche aree del territorio di Ronchi dei Legionari.
Alcune delle quali, il numero non è stato precisato, sono in pessime condizioni di salute. Sulle quali, presto, l’amministrazione comunale sarà chiamata a intervenire.
I risultati dell’indagine, commissionata dal servizio tecnico alla Igreen Project di Grado, sono stati illustrate dall’agronomo Ivan Snidero al sindaco, Mauro Benvenuto, presenti il vicesindaco, Enrico Papais, l’assessore all’ambiente, Alessandro Bassi, l’ingegner Marco Portelli e Serena Tramontin del servizio tecnico, ma anche Michele Tonzar e Adriano Dreos di Legambiente e Claudio Siniscalchi dell’associazione Rosmann.
Un lavoro che si è protratto per oltre un mese, fatto di valutazioni dimensionali, acustiche e controlli densitometrici delle piante analizzate, analisi che avevano l’obiettivo quello di verificare salute, cure, staticità e sicurezza delle stesse.
In questa prima fase le diagnosi hanno interessato tutti i platani di via 24 Maggio e viale della Serenissima e gli ippocastani di viale Garibaldi. Nel corso dell’accurata indagine sono state anche effettuate perizie di sicurezza nelle aree oggetto di potatura e arieggiamento in via di completamento, anche in via delle Possessioni, San Saba e Curiel.
Per ogni essenza ad alto fusto è stato individuato il coefficiente “Cpc”, ovvero la classe della predisposizione al cedimento, l’indice “Vta”, che tradotto è un valore che determina la valutazione statica integrata e individuato lo stato di salute delle singole piante.
“Nei prossimi giorni, tutte queste risultanze – hanno spiegato il sindaco Benvenuto e l’assessore Bassi – saranno oggetto di un incontro pubblico, al quale saranno invitati tutti i cittadini delle zone interessate alle analisi arboree e a tutti quelli che vorranno comunque partecipare. Queste analisi, ormai improcrastinabili, sono state richieste anche per i ravvicinati eventi di cedimento che si sono verificati di recente. Lungo i viali, ad esempio, siamo dovuti intervenire celermente, in più occasioni, proprio per il fatto che gli alberi o erano già collassati o stavano per farlo. Non potevamo agire diversamente. La presenza delle associazioni ambientaliste all’incontro di presentazione è stato voluto proprio per arricchire, anche dal punto di vista ambientale, storico e sociale, il lavoro svolto dalla ditta incaricata”.
Intanto, grazie al lavoro degli operai comunali del competente servizio e degli addetti di Città Solidale, proseguono gli interventi di potatura. Il cronoprogramma pattuito, salvo condizioni meteo avverse, potrà essere concluso entro fine febbraio, interessando alcune migliaia di metri quadri di verde pubblico.
Tutte le potature vengono eseguite alzando i rami, al fine di permettere gli sfalci dell’erba in modo più puntuale, mettendo soprattutto in sicurezza i siti per una loro migliore fruizione. Stessa operazione di eliminazione cespugli selvatici e incolti viene eseguita nei due giardini di via delle Giare. Anche le siepi sul marciapiede di via Capitello, tra via Marconi e via Pacinotti, saranno regolate, anche se sembrano aver patito molto l’estate torrida.
Per quanto riguarda il centro si interverrà sull’aiuola in via Saragat. In piazzale 8 Marzo sarà eliminata una grande fronda di verde che sta cedendo da un muro a secco e, sempre in questa zona, sarà rimosso un albero non pregiato che sta sfondando, con la sua crescita, il muro storico e tutelato.