75 anni di storia, di emozioni, di soddisfazioni e impegno: è quanto festeggeranno sabato 16 ottobre gli scout di Gorizia, con una serie di iniziative che coinvolgeranno non solo le diverse centinaia di iscritti ai gruppi attualmente esistenti, ma tutta la città. Per rendere merito all’anniversario, e celebrare anche la piena ripresa dell’attività dopo le complicazioni legate al covid, è sorto un comitato spontaneo che si propone di fare memoria dell’esperienza goriziana dell’ideale nato dalla mente del fondatore Lord Baden Powell, ricordando le migliaia di giovani goriziani che nel tempo hanno vissuto questa importante esperienza educativa, tra escursioni zaino in spalla, serate intorno al fuoco con la chitarra, momenti di gioco e riflessione ma anche azioni di solidarietà nei confronti della comunità locale. Una mostra allestita in via Rastello, una tenda con alzabandiera in piazza Vittoria, attività itineranti in centro città per i gruppi Scout esistenti e una messa celebrativa sono le iniziative messe a punto.
Il comitato
Fanno parte del Comitato per le celebrazioni del 75esimo della rinascita dello scoutismo a Gorizia i gruppi AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) Gorizia 1, Gorizia 2 e Gorizia 3, gli scout sloveni in Italia della SZSO, gli scout della FSE (Federazione Scout d’Europa) presenti a Lucinico, il gruppo degli AMIGOS e il costituendo gruppo delle Aquile Randagie di Gorizia. Quest’ultimo, nato sulla spinta di alcuni vecchi scout e guide, si propone di conservare la memoria e le diverse testimonianze fatte di ricordi personali ma anche di materiali che devono essere raccolti e gelosamente custoditi. Per questo, uno spazio gentilmente concesso dalla Curia – Biblioteca Diocesana di Via Seminario – è stato destinato a raccogliere, catalogare e inventariare foto, distintivi, divise o altro materiale associativo. Proprio i festeggiamenti dell’anniversario si propongono di essere un’ulteriore occasione per reperire materiale storico, utile per ricostruire l’esperienza e il vissuto dei gruppi che si sono susseguiti e intrecciati nella presenza scout in città.
75 anni dalla prima promessa
La storia dello scoutismo a Gorizia si intreccia con quella della stessa città: le prime iniziative risalgono agli anni Venti, con la costituzione di una sezione del CNGEI (Corpo nazionale giovani esploratori italiani) nell’edificio attuale sede della Biblioteca civica di via Mameli. Ma il sodalizio non ebbe vita lunga. Risalgono agli anni immediatamente successivi due carteggi di richiesta informazioni per aprire a Gorizia un gruppo ASCI (Associazione Scautistica Cattolica Italiana), caduti nel vuoto. Peraltro nel frattempo si impone il regime fascista con il suo progetto di controllo educativo. La fine della Seconda Guerra Mondiale portò un rifiorire sociale, economico e culturale senza precedenti nella nostra città, dove il fermento era tale che in pochi anni nacquero diversi gruppi scout, sia legati al mondo cattolico che laici. A metà 1946 si conobbe il primo orientamento sul futuro di Gorizia, che i prospettati nuovi confini avrebbero lasciato in Italia. Il settore educativo giovanile aveva già conosciuto l’esperienza delle associazioni cattoliche, le uniche presenti in modo autonomo nel contesto fascista. In città spiccavano le esperienze parrocchiali di Sant’Ignazio e alla Stella Matutina dei gesuiti: proprio qui sorsero i primi riparti dell’ASCI, ben cinque nell’arco di pochi mesi del 1946. L’attrattiva che lo scoutismo esercitò era dovuta senza dubbio all’originalità del metodo, con il suo carattere internazionale che copriva il bisogno del gioco avvunteroso ma organizzato e del tempo libero, combinata con l’aspetto moderno della proposta associativa, con un riferimento alla parrocchia meno clericale rispetto a quello dell’Azione cattolica. Il riparto nato a Sant’Ignazio si chiamò Gorizia II, dato che pochi mesi prima, a maggio, alla Stella Matutina aveva preso le mosse il Gorizia I. Dopo un primo tentativo di campeggio, nell’estate del 1946 a Collina-Forni Avoltri, si arrivò al 13 ottobre alla Promessa dei primi sette scout del Gorizia II, davanti alla grotta della Madonna di Lourdes nel cortile del seminario centrale.
I festeggiamenti del 16 ottobre
In Piazza della Vittoria verranno allestiti un alzabandiera e una tenda accoglienza che servirà da punto di incontro per tutta la giornata, in cui saranno proiettati video e foto sull’esperienza scout a Gorizia. La speranza è anche di poter raccogliere materiali in funzione del costituendo Centro di Documentazione permanente sullo scoutismo goriziano. Nel pomeriggio il centro città sarà animato dai giochi dei più piccoli (Lupetti, Lupette e Coccinelle), e da una attività specifica per Esploratori e Guide (ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni). I Rover e le Scolte daranno ovviamente una mano nel montaggio delle strutture. Alle 18 la chiesa di S. Ignazio ospiterà la Santa Messa celebrativa, a cui tutti sono invitati. Grazie anche alla collaborazione con i commercianti di Via Rastello, da venerdì 15 a venerdì 22 sarà allestita nelle vetrine dei negozi sfitti una esposizione di materiali scout, come divise e distintivi, che hanno fatto la storia del movimento nel nostro territorio e in tutto il mondo.
Il programma
Venerdì 15 ottobre
Alle 18 in Via Rastello inaugurazione della mostra con divise e ricordi scout.
Sabato 16 ottobre
Alle 9 in piazza Vittoria alzabandiera ufficiale da parte dei vecchi scout, ospitalità nella tenda per raccolta materiali e saluto tra vecchi scout.
Alle 15.20 Saluto ai partecipanti da parte delle Autorità e breve spiegazione sul significato della ricorrenza.
Alle 15.30 attività di gioco divisi per Branche: Lupetti/Lupette/Coccinelle – Guide/Esploratori.
Alle 17.30 ritrovo in Piazza Vittoria.
Alle 18 Santa Messa presieduta da don Nicola Ban e dai vari Assistenti scout della città.
Alle 19.30 conclusione in piazza Vittoria con ammainabandiera.