Uno o più gatti che vivono in libertà e occupano generalmente in una precisa area costituiscono una colonia felina, riconosciuta e protetta dalla legge. E’ vietato a chiunque maltrattare i gatti e spostarli dall’area dove abitualmente risiedono: possono essere temporaneamente catturati solo ai fini di un controllo sanitario e per la sterilizzazione. La tutela della colonia è affidata ai Comuni e al Servizio veterinario di competenza territoriale, che svolge un censimento dei gatti che vivono in libertà, ma sono i volontari che quotidianamente si occupano della cura degli animali e dell’igiene della zona.
Sempre a carico del comune di appartenenza i gatti sono sottoposti alla sterilizzazione per il controllo delle nascite presso gli ambulatori delle Aziende sanitarie o di veterinari convenzionati. Le colonie feline sono conseguenza dell’abbandono di gatti, gatte e cuccioli: limitando le nascite ci saranno meno piccoli candidati alla morte per freddo, malattie, fame, incidenti, maltrattamenti.
“Facciamo appello ai cittadini perché non diano da mangiare per strada a gatti randagi senza pensarci bene – chiede Barbara Zuppello, segretaria dell’assessore all’ambiente del Comune di Gorizia, Francesco Del Sordi -. Si rischia di generare una colonia che, se non gestita in maniera corretta, può diventare un problema e che sicuramente sarà un costo sociale per la comunità, perché le gatte vanno sterilizzate, altrimenti si rischia l’escalation”.
Obiettivo sterillizzazione
È sulla sterilizzazione che ha puntato anche il Comune di Udine lo scorso anno. “Abbiamo scelto di intensificare le sterilizzazioni, invece che diluire gli interventi – ha commentato l’assessore con delega agli Animali e ai Servizi veterinari, Cinzia Del Torre -. I 16 mila euro a disposizione sono stati impiegati per sterilizzare 190 gatti”.
In 12 mesi gli operatori dell’Ass 4 hanno anche censito 134 gatti e 11 colonie, portando a 210 il numero delle colonie censite in città. Dal punto di vista dei costi nel 2014 il Comune di Udine ha speso, per la gestione delle colonie feline, circa 37 mila euro, gran parte dei quali sono stati impiegati per le operazioni di sterilizzazioni (circa 18 mila euro) e per la cattura e il mantenimento (cinquemila euro).
Sempre in questo quadro economico l’amministrazione comunale ha assegnato inoltre un contributo di 8mila euro alle associazioni che si occupano del mantenimento e della cura delle colonie, soprattutto attraverso la fornitura di cibo alle ‘famiglie’ di gatti.