E’ scattato il conto alla rovescia per il rientro in classe del 50 per cento degli studenti delle superiori del Fvg. Lunedì 1 febbraio, salvo sorprese, per le secondarie di secondo grado suonerà nuovamente la campanella, dopo un mese di gennaio che ha visto la scuola al centro del confronto/scontro politico.
Il 4 gennaio, il governatore Massimiliano Fedriga aveva disposto con ordinanza lo slittamento del rientro in aula, imponendo agli istituti di proseguire con la didattica a distanza fino al 31 gennaio. Contro la decisione, erano scattati le proteste in piazza e il ricorso al Tar di un gruppo di genitori, che chiedevano di far tornare in classe i ragazzi.
Dopo una prima vittoria, con la sentenza di annullamento del 15 gennaio, il giorno successivo Fedriga aveva firmato la nuova ordinanza, motivando con dati e allegati la decisione, dettata dalla difficile fase della pandemia e dal preoccupante numero di casi registrati nella fascia adolescenziale.
Era scattato un nuovo ricorso al Tar, ma questa volta la sentenza ha dato ragione alla Regione, consentendo così alle scuole di avere a disposizione ancora qualche giorno per organizzare al meglio il rientro. In vista della riapertura, i vari istituti stanno continuando a mettere a punto gli orari, che dovranno garantire a metà degli studenti di seguire le lezioni in classe e all’altra metà di proseguire con la didattica a distanza.
Da oliare anche la macchina dei trasporti. L’accordo tra la Regione, TplFvg Scarl, che gestisce il trasporto pubblico locale su tutto il territorio regionale, e le imprese di noleggio con conducente dovrà garantire i servizi ‘extra’. I mezzi aggiuntivi necessari sono stati quantificati in circa 120 autobus per l’intero territorio regionale, che andranno a integrare quelli gestiti direttamente da TplFvg. Previsti rinforzi anche per i servizi ferroviari effettuati da Trenitalia e da Ferrovie Udine Cividale.
Salvo sorprese, i piani dovrebbero seguire lo schema già definito nei tavoli coordinati dai quattro Prefetti dei capoluoghi regionali. La Prefettura di Udine non prevede modifiche per l’ingresso per le scuole superiori di Cervignano, Palmanova, San Giorgio di Nogaro, Latisana, Lignano e Tarvisio. Il trasporto in sicurezza degli studenti sarà effettuato con il potenziamento dei mezzi pubblici.
Per gli istituti dei poli scolastici di Cividale e San Pietro al Natisone, Codroipo, Gemona, San Daniele del Friuli, Tolmezzo e Udine, il piano prevedeva ingressi e uscite scaglionati (alle 8 e alle 10 – alle 13 e alle 15). Tutti gli studenti, sono tenuti a servirsi del mezzo pubblico di trasporto che il relativo gestore ha reso disponibile per garantire l’ingresso in classe nell’orario stabilito dal dirigente scolastico del proprio istituto. Quindi, a chi entra a scuola alle 10 è vietato servirsi dei mezzi pubblici preposti per l’ingresso scolastico alle 8. Stesso discorso per i rientri.
Anche nell’ex provincia di Gorizia si è deciso di articolare l’ingresso e l’uscita degli studenti in due fasce orarie, mentre a Pordenone la campanella non sarà modificata, ma si punterà all’aumento delle corse.
A Trieste, infine, il Prefetto Valenti è partito da una modifica dell’orario: gli ingressi saranno su due turni, alle 7.45 (con uscita alle 12.45) e alle 9.15 (campanella alle 14.15), mentre nei poli scolastici – San Giacomo (liceo Oberdan e istituto Da Vinci), via Rossetti (licei Galilei e Petrarca), rive (istituti Nautico e Carli), via Cantù (istituti Volta e Fabiani), via Calvola (liceo Nordio), via Besenghi (liceo Oberdan), via di Campanelle (istituto Galvani), San Giovanni e via Battisti (liceo Preseren e istituto Stefan) e piazza Oberdan (liceo Carducci-Dante) – l’entrata è stata ulteriormente scaglionata per evitare assembramenti.
I dirigenti di ogni istituto scolastico secondario dovranno pubblicare il piano orario della didattica sul proprio sito web istituzionale, affinché studenti e famiglie possano essere costantemente aggiornati sull’orario quotidiano di inizio e termine delle lezioni, e lo dovranno comunicare tempestivamente a tutte le società di trasporto, affinché possano essere immediatamente apportate le eventuali variazioni al piano dei trasporti.
Per evitare possibili assembramenti, i dirigenti dovranno verificare che gli studenti in ingresso e uscita dall’istituto rispettino il distanziamento sociale. A questo scopo, i Sindaci di tutti i comuni della provincia garantiscono la disponibilità delle proprie Polizie municipali per il servizio d’ordine. Le Municipali saranno presenti nelle stazioni ferroviarie e delle corriere e nei punti maggiormente critici di raccolta studenti. A dare manforte nei controlli, ci saranno, come annunciato dal vicepresidente Riccardo Riccardi, anche i volontari della Protezione civile.
Sono state sensibilizzate anche le Forze dell’Ordine, che potranno essere chiamate in ausilio, al momento della necessità.
Sono previste, poi, riunioni dei Tavoli tecnici provinciali, per monitorare il corretto funzionamento della pianificazione e apportare eventuali interventi di aggiustamento, ove si rendessero necessari.