“Le prospettive per il sistema fieristico sono buone malgrado il momento economico che stiamo attraversando e la collaborazione fra la Fiera di Udine e quella di Pordenone, che hanno intrapreso un percorso promettente, potrà certamente contribuire a portare vantaggi in termini di marketing ma soprattutto di stabilità finanziaria all’Ente Fiera di Udine”. Lo ha dichiarato oggi l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, all’inaugurazione della 69esima edizione di Casa Moderna la fiera dedicata alla casa e all’abitare più amata e attesa in tutto il Friuli Venezia Giulia.
Nei padiglioni della Fiera di Udine fino al 9 ottobre si potranno trovare delle proposte concrete per arredare la casa affrontando anche la crisi energetica nel rispetto dell’ambiente e con nuovi materiali ecosostenibili. Viene inoltre rafforzata la presenza delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia del sistema casa grazie alla collaborazione fra Cata, Cna e Confartiganato.
“Casa moderna – ha aggiunto Zilli – è ben radicata sul territorio e grazie ai tanti qualificati espositori contribuisce a far conoscere le grandi eccellenze del Friuli Venezia Giulia sui mercati nazionali”.
“Il Friuli Venezia Giulia – ha precisato Zilli – resta locomotiva nell’economia del Nord Est, con un sistema che funziona con un mondo imprenditoriale e associazionistico che in questi anni difficili continua a reagire alle crisi”.
“Dopo l’edizione limitata a causa dell’emergenza pandemica – ha concluso l’assessore regionale – sono certa che non mancheranno ricadute positive in termini di affluenza in questa 69esima rassegna”.
“Negli ultimi anni si sono tracciati gli indirizzi per il presente e i futuri assetti non solo della Fiera, ma di un’area composita, il comprensiorio di cui anche la fiera è parte. C’è molto lavoro da fare, per farla diventare una grande area multiservizi, ma è anche un’opportunità unica per esprimere e mettere in pratica idee e creatività”, è il commento di Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Pordenone Udine.
“In questo contesto, ci tengo a sottolineare l’ottimo rapporto di collaborazione tra Udine e Pordenone che proprio con la nostra Camera di Commercio abbiamo ‘inaugurato’ e che sta dando ottimi risultati in termini di integrazione e cooperazione, ma sempre nel rispetto e nella valorizzazione delle singole diversità ed esigenze. Ricordiamo che Udine e Pordenone insieme esprimono oltre il 90% del territorio e l’80% delle imprese dell’intera regione. E la Camera sta promuovendo questo spirito di sinergia in tutti i contesti in cui è inserita, con il ramificato sistema delle partecipate in cui opera, in tutti i settori economici. Peraltro, sono sempre stato fra i primi a riconoscre la capacità e l’incisività della fiera di Pordenone in regione”.
“Qui a Udine ci stiamo ora impegnando a sviluppare un modello diverso e innovativo, che permetta l’ultilizzo di una vasta area di servizi divesi, dalla formazione alla sanità, che possa sfruttare i suoi plus come anche la vicinanza alla città e alle principali vie di scorrimento e comunicazione del Friuli”.
“Sappiamo di fare tutto questo in un momento particolarmente difficile: inflazione, energia, materie prime, sono solo alcuni dei problemi più gravi che ci troviamo a fronteggiare. Ma non dobbiamo dimenticare che, nonostante tutto, siamo anche in un momento in cui dato occupazionale è positivo, così come lo sono le esportazioni e lo stesso turismo non è mai stato così trainante, con tutti gli influssi e lo sviluppo che trascina nei comparti della cultura, del manifatturiero, dei servizi, dei trasporti, della sostenibilità. Perciò sono convinto che ce la faremo anche questa volta: è nel dna dei nostri imprenditori la capacità di essere resilienti, di adattarsi e trovare le soluzioni per uscirne più forti. Con questa fiducia guardiamo al futuro”, conclude Da Pozzo.
Dopo gli interventi delle autorità è seguito il tradizionale taglio del nastro e la visita dei padiglioni con 127 espositori diretti che, con le loro case rappresentate, portano a oltre 200 i marchi presenti. L’offerta espositiva, con più di 163 settori merceologici, è particolarmente vasta e diversificata.