Da quando siamo entrati in zona rossa il nido comunale L’Aquilone di Ronchi dei Legionari ha chiuso all’utenza, ma non ha chiuso alle relazioni, seppur a distanza, con i bambini e le loro famiglie.
E proprio per mantenere vivo il legame con i piccoli utenti e con i genitori, il personale ha promosso diverse iniziative, cercando di fare tesoro della propria esperienza e professionalità, che in questo momento di chiusura si è arricchita ulteriormente, grazie alla partecipazione di diverse educatrici a specifici corsi di formazione e aggiornamento online.
Le azioni educative messe in atto sono state frutto del pensiero pedagogico dell’intera equipe di lavoro del nido, nel rispetto dell’età e della maturazione cognitiva dei bambini di ciascun gruppo/bolla.
Gli interventi e le attività proposti dalle operatrici di ciascuna sezione sono stati diversi e sono stati resi possibili grazie all’impiego delle nuove tecnologie digitali: momenti di incontro informativo per genitori sull’evoluzione dei gruppi dei bambini, momenti di saluto rivolti ai bimbi, brevi letture e animazioni musicali, nonché tutorial rivolti ai genitori sull’utilizzo di materiali di recupero, semplici attività musicali e di pittura con colori naturali da condividere con i propri figli.
Il personale si augura di rientrare al nido quanto prima: lo stare assieme, poter scambiarsi dal vivo uno sguardo e un sorriso hanno un valore importantissimo, che nessuno schermo saprà e potrà mai dare!
“E’ importantissimo mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie”, commenta Mauro Benvenuto, assessore all’istruzione, cultura e Asilo Nido. “Per le scuole primarie e secondarie si parla di dad mentre per gli asili nido il termine è Lead, ossia legami educativi a distanza. Un’importante modalità di comunicazione che viene adattata per ogni singolo bambino. Quindi, tramite messaggi vocali, videochiamate, in videoconferenza, con una lettera, una mail attraverso il principio di inclusione, i Lead raggiungono tutti i bambini anche chi non ha una connessione internet in casa”.
“Oltre l’ampia disponibilità del nostro personale, questa mediazione riconosce la capacità delle educatrici di essere sempre propositive con valori di accoglienza e convivenza nei confronti delle famiglie. Molte le idee che, attraverso il gioco, la curiosità e grazie alla mediazione dei genitori, riescono a stimolare i bambini. Un lavoro encomiabile, ricco di esperienza e professionalità di tutto il nostro personale che riflette la longeva attività del nostro nido”, conclude Benvenuto.