Era l’ormai lontano 2010 quando nella nostra regione si diede avvio a quella che sarebbe stata una vera e proprio rivoluzione nella fruizione casalinga della televisione: il passaggio dall’analogico al digitale. Piccola, d’accordo, ma pur sempre una rivoluzione che portò un po’ tutti a doversi confrontare con termini come “decoder”, “trasmissione digitale”, “switch off”, “risintonizzazione” e a dover fare i conti con le nuove tecnologie.
Oggi, nel 2021 ci risiamo o, per meglio dire, dobbiamo affrontare un altro cambiamento che sarà certamente meno traumatico, ma che porterà molti friulani a dover adattare il proprio apparecchio se non addirittura a comprare uno nuovo.
SI CAMBIA DI NUOVO – La questione è presto detta. In seguito alla decisione dell’Unione Europea di cedere la banda 700 MHZ alla telefonia mobile, il servizio televisivo perde una parte dello spettro elettromagnetico a sua disposizione. Inoltre, la necessità di coordinare le frequenze con i paesi confinanti ha ridotto ulteriormente le frequenze utili per la Tv italiana, che, dopo la cessione della banda 700, saranno pressoché dimezzate. Per poter trasmettere la stessa quantità di canali e di contenuti nonostante la riduzione delle frequenze, le emittenti televisive adotteranno lo standard di trasmissione digitale di seconda generazione, DVB-T2, modificando e ridistribuendo dle frequenze.
BASTA UN DECODER – A partire dal 1° settembre 2021 si avvieranno le ri-sintonizzazioni progressive per l’attuazione del Pnaf (Piano nazionale di assegnazione frequenze) con la ripartizione delle frequenze tra le emittenti del servizio televisivo e la conseguente necessità per gli utenti di effettuare costantemente la ri-sintonizzazione dei canali. Il processo avverrà in date distinte per area geografica fino al 30 giugno 2022 quando tutte le emittenti avranno lasciato le vecchie frequenze per passare alle nuove. In Fvg lo switch off inizierà il 1 settembre e dovrà essere completato entro il 31 dicembre. In concreto, non sarà necessario cambiare antenna, ma adeguare le vecchie tv con un decoder o comprare nuovi apparecchi televisivi. I decoder attualmente in commercio sono già conformi agli standard trasmissivi della nuova televisione. Tra i requisiti non basterà in ogni caso che il ricevitore della tv o del decoder sia compatibile con il Dvbt-2: dovrà anche esserlo con il cosiddetto Hevc Main 10, l’High efficiency video coding.
BONUS IN CORSO – Per l’adeguamento dell’apparecchio è previsto un aiuto per le famiglie che dispongono di un Isee fino a 20.000 euro. Il contributo ammonta al massimo a 50 euro per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard. Il bonus viene erogato sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo di vendita, per un importo pari a 50 euro o al prezzo di vendita se inferiore, fino al 31 dicembre 2022. Per beneficiare del contributo bisognerà presentare al venditore apposita richiesta, nella quale si dichiara che il nucleo familiare rientra nella I o II fascia ISEE e che i componenti non hanno già fruito del contributo.
Televisione: la seconda rivoluzione digitale
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