Ricordando il 6 maggio 1976, si ricordano anche lo spirito e la forza che contraddistinsero il Friuli nella fase di rinascita, esempio ancor più oggi nel difficile momento che stiamo vivendo.
Per tutto il periodo della quarantena legata alla situazione Covid-19, la Società Filologica Friulana è stata – e continua ad essere – vicina ai propri soci e a tutta la comunità friulana mettendo a disposizione in maniera libera i contenuti del propri cataloghi on line. Tra i tanti – e sul web da poche settimane – il sito www.rivistefriulane.it si sta rivelando uno degli strumenti più apprezzati e fruiti dagli utenti. Proprio dalle riviste storiche friulane, anche per il 6 maggio la Società Filologica propone un interessante percorso di lettura e consultazione attraverso il quale poter leggere e scaricare liberamente, in formato pdf, numerosi contributi sul tema del terremoto in Friuli. Firme prestigiose, sul «Ce fastu?» e il «Sot la Nape» nell’anno della tragedia e nel successivo: tra le altre, Novella Cantarutti, Gaetano Perusini, Andreina e Luigi Ciceri, oltre ad un racconto di Jolanda Mazzon e alla poesia Mio Friuli che sogno / Friûl tu sês tal gno sium di padre David Maria Turoldo, tradotta in marilenghe da Sergio Visentin.
Il percorso è accessibile dal sito rivistefriulane.it, al link:
http://www.rivistefriulane.it/percorsi/taramot-in-friul/
I contenuti sono accompagnati dalle fotografie che Renato Viola scattò all’indomani della tragedia, documentando l’arte sacra “ferita” tra le rovine dei paesi distrutti; particolarmente significativa la fotografia della chiesa di Colloredo di Montalbano, dove una Madonna prostrata pare piangere sulle macerie della chiesa parrocchiale.
Il portale rivistefriulane.it mette a disposizione degli utenti migliaia di articoli di storia e cultura friulana: vi si trovano, catalogate e completamente digitalizzate, alcune delle riviste storiche del nostro territorio: Ce fastu? e Sot la Nape, pubblicate dalla Società Filologica Friulana, le Memorie Storiche Forogiuliesi, della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, gli Atti dell’Accademia Udinese di Scienze Lettere ed Arti, gli Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone e la Panarie, edita da La Nuova Base.
“Il progetto è nato dalla collaborazione di enti e istituzioni regionali – spiega Federico Vicario, presidente della Società Filologica. Si tratta di uno strumento innovativo che permette la consultabilità on line di un notevole patrimonio di documenti e fonti per la storia del Friuli e sviluppa, attraverso l’utilizzo delle risorse in linea, dei percorsi di conoscenza e fruizione delle stesse”. L’impegno della Società Filologica nel progetto è stato davvero notevole con la digitalizzazione di più di 23.000 articoli, pubblicati dagli inizi del Novecento ai giorni nostri. Il portale è un work in progress e l’intento della Società Filologica è di proseguire con la digitalizzazione di altre riviste friulane.