Il castoro Ponta è tornato in Friuli per il terzo inverno consecutivo. Avvistato per la prima volta nel 2018, nel Tarvisiano e ripreso da Renato Pontarini (da cui il nome ‘Ponta’), è ormai di casa in regione, dove si diletta a costruire dighe. Anche in quest’anno, caratterizzato da precipitazioni nevose molto intense, ne ha realizzata una alta oltre un metro e mezzo, “che ispeziona regolarmente, per riparare eventuali cedimenti e ripristinarne velocemente la funzionalità” come documentato sul profilo Facebook della Regione che ha condiviso un video del gruppo di ricerca del Progetto Lince Italia, associazione culturale che si occupa di ricerca, gestione e conservazione di animali rari e preziosi come la lince, l’orso, la lontra, il castoro, il gatto selvatico e molti altri ancora.
L’avvistamento del 2018, dopo cinque secoli di assenza, e le tracce della sua presenza arrivate anche quest’anno testimoniano che è tornato stabilmente a vivere in Italia.
Terzo inverno in Friuli per il castoro Ponta
Avvistato per la prima volta nel Tarvisiano, nel 2018, dopo cinque secoli di assenza, ormai è di casa in regione
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