“È possibile usufruire del servizio di toelettatura per animali? – Il servizio di toelettatura per animali è ammesso solo per motivi igienico-sanitari con modalità “delivery”, ovvero l’animale sarà recuperato al domicilio del proprietario, portato nella struttura per l’esecuzione del servizio e successivamente riconsegnato al domicilio del proprietario”.
Questa la Faq Covid 19 pubblicata dal sito della Regione Fvg che sta facendo impazzire i toelettatori: in pratica in zona rossa si consente di operare, ma solo “a domicilio”, dando quindi per scontato che questa categoria possegga un veicolo autorizzato dalla Asl e assicurato per coprire il rischio legato al trasporto di animali. “Sembra un escamotage per complicarci la vita, ci mettono in difficoltà; in realtà ci obbligano a restare chiusi, con labeffa di non ottenere neanche i ristori”, riferiscono i toelettatori della Cna Fvg, che minacciano di scendere in piazzase non si farà chiarezza su cosa e come potranno concretamente operare.
“C’è molta confusione – testimonia Sara Simonato, titolare di Bausettetedi San Vito al Tagliamento -. Nessuno di noi possiede un mezzo omologato e non possiamo certo permetterci di sostenere questa spesa. Come se non bastasse, è necessaria una ricetta veterinaria, poiché il servizio viene effettuato solo per “ragioni igienico-sanitarie”,come specificato dalla Regione. Siamo davvero sconfortati: se sono tre settimane teniamo duro, ma se i limiti dovessero protrarsi diventa preoccupante”. Con la sua attività Sara, toelettatrice da oltre 10 anni con esperienza nel settore delle esposizioni canine, dà sostentamento alla famiglia e, come l’intera categoria, è in difficoltà. “Eppure non abbiamo contatti con cliente umani, lavoriamo con l’animale, ovviamente. Perché allora tutti questi vincoli?”.
“Ancora una volta di fronte all’emergenza di consentire certe attività – commenta il presidente Cna Fvg Nello Coppeto -, nel nostro paese ci arrestiamo davanti alla burocraziae a norme cervellotiche. Confidiamo in scelte diverse, vorremmo che prevalesse il buon senso”.