Smarrire il cane o il gatto di casa è un’esperienza molto stressante, che mette a dura prova i nervi dei proprietari. Passato il primo momento di sconforto, però, è bene darsi da fare il prima possibile per avviare le ricerche. Una volta individuate con la massima precisione possibile data, ora, luogo e modalità dello smarrimento, la prima cosa da fare è iniziare subito le ricerche nella zona dove presumibilmente si può trovare l’animale, oppure dove è stato visto per l’ultima volta.
L’animale potrebbe essere molto spaventato e spaesato, per cui chiamarlo in modo continuo può aiutarlo a riconoscere la voce del padrone e a ritrovare la strada di casa. Una tecnica molto efficace è quella della ricerca di gruppo che permette di perlustrare in breve tempo una vasta aerea. Durante la ricerca, inoltre, può essere utile chiedere informazioni ai passanti o alle persone che incrociate. Nel frattempo, è bene che qualcuno dei famigliari resti a casa: se il cane o il gatto rientrano a casa, non rischiano di dover restare chiusi fuori ad aspettare.
Allargare il campo
Se le prime mosse non hanno prodotto i risultati sperati e ancora il pet non è tornato, bisogna allargare il campo di ricerca. Se le prime mosse non hanno prodotto i risultati sperati e ancora il pet non è tornato, bisogna allargare il campo di ricerca, cominciando dal fatto che è necessario comunicare lo smarrimento al Servizio Anagrafe Canina del proprio Comune. È buona norma realizzare dei volantini che riportino la foto dell’animale e i recapiti del proprietario da esporre nella zona di smarrimento (meglio se in locali pubblici o aree frequentate): l’animale può essere stato trovato da qualcuno che non sa nemmeno che il padrone lo sta cercando.
Ci si può rivolgere ai veterinari – nel caso in cui qualcuno vi abbia portato un animale ritrovato -, alla polizia locale – se è stata segnalata la presenza di un animale vagante -, all’Asl, alle associaizoni animaliste, ai canili e ai ricoveri per segnalare la scomparsa ed eventualmente per avere informazioni.
Appelli sui social
Possono essere molto utili gli annunci sulla stampa locale e gli appelli via social network da far condividere agli amici così come le visite ad alcuni siti che riportano le fotografie degli animali recentemente ritrovati. Nella nostra regione, i maggiori Comuni offrono questo servizio, così come il sito dell’Enpa e il neonato www.cercafamiglia.it, il primo in Friuli per chi cerca un animale, anche in adozione.
Se la vicenda si è risolta positivamente, e cane o gatto so rientrati a casa, è opportuna una visita dal veterinario di fiducia per verificare lo stato di salute del nostro amico peloso.
Smarrire il cane o il gatto di casa è un’esperienza molto stressante, che mette a dura prova i nervi dei proprietari. Passato il primo momento di sconforto, però, è bene darsi da fare il prima possibile per avviare le ricerche. Una volta individuate con la massima precisione possibile data, ora, luogo e modalità dello smarrimento, la prima cosa da fare è iniziare subito le ricerche nella zona dove presumibilmente si può trovare l’animale, oppure dove è stato visto per l’ultima volta.
L’animale potrebbe essere molto spaventato e spaesato, per cui chiamarlo in modo continuo può aiutarlo a riconoscere la voce del padrone e a ritrovare la strada di casa. Una tecnica molto efficace è quella della ricerca di gruppo che permette di perlustrare in breve tempo una vasta aerea. Durante la ricerca, inoltre, può essere utile chiedere informazioni ai passanti o alle persone che incrociate. Nel frattempo, è bene che qualcuno dei famigliari resti a casa: se il cane o il gatto rientrano a casa, non rischiano di dover restare chiusi fuori ad aspettare.
allargare il campo
Se le prime mosse non hanno prodotto i risultati sperati e ancora il pet non è tornato, bisogna allargare il campo di ricerca. Se le prime mosse non hanno prodotto i risultati sperati e ancora il pet non è tornato, bisogna allargare il campo di ricerca, cominciando dal fatto che è necessario comunicare lo smarrimento al Servizio Anagrafe Canina del proprio Comune. È buona norma realizzare dei volantini che riportino la foto dell’animale e i recapiti del proprietario da esporre nella zona di smarrimento (meglio se in locali pubblici o aree frequentate): l’animale può essere stato trovato da qualcuno che non sa nemmeno che il padrone lo sta cercando.
Ci si può rivolgere ai veterinari – nel caso in cui qualcuno vi abbia portato un animale ritrovato -, alla polizia locale – se è stata segnalata la presenza di un animale vagante -, all’Asl, alle associaizoni animaliste, ai canili e ai ricoveri per segnalare la scomparsa ed eventualmente per avere informazioni.
appelli sui social
Possono essere molto utili gli annunci sulla stampa locale e gli appelli via social network da far condividere agli amici così come le visite ad alcuni siti che riportano le fotografie degli animali recentemente ritrovati. Nella nostra regione, i maggiori Comuni offrono questo servizio, così come il sito dell’Enpa e il neonato www.cercafamiglia.it, il primo in Friuli per chi cerca un animale, anche in adozione.
Se la vicenda si è risolta positivamente, e cane o gatto so rientrati a casa, è opportuna una visita dal veterinario di fiducia per verificare lo stato di salute del nostro amico peloso.